Netflix a quanto pare sta avviando il suo programma per quanto riguarda il blocco della condivisione degli account, successivamente all’annuncio ufficiale che prevedeva tale operazione. Durante le scorse settimane si è discusso molto della questione, e dopo un piccolo passo indietro ecco che la piattaforma streaming torna a confermare il suo piano.
Come accennato nel titolo il blocco al momento è presente solamente in alcuni paesi: parliamo di Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna. In Italia la politica non è stata ancora adottata, ma stando alle fonti e alle ultime notizie al riguardo, verso marzo Netflix dovrebbe espandere questa manovra in tutto il mondo.
L’utenza con più account dovrà quindi impostare una posizione principale specifica, e potrà condividere l’account solamente con altri due utenti. Netflix a quanto pare offre anche la possibilità di convertire un profilo in un nuovo account, in modo tale da preservare la cronologia dello stesso.
Netflix ha avviato la sua politica di blocco verso gli account condivisi
Tramite Variety leggiamo: “Un account Netflix è destinato a essere condiviso in un nucleo familiare (persone che vivono nello stesso luogo del proprietario dell’account). Le persone che non fanno parte del vostro nucleo familiare dovranno registrarsi per un proprio account per guardare Netflix”, spiega la società nella sezione di assistenza clienti del suo sito web.
Cosa succede se gli utenti che prendono in prestito le password dall’account di un’altra persona (e che non fanno parte dello stesso nucleo familiare) non riescono ad iscriversi ai propri piani Netflix? Secondo le parole dell’azienda stessa, quest’ultima inizierà a bloccare i dispositivi che rileva essere utilizzati da qualcuno al di fuori della residenza principale del titolare dell’account dopo un certo numero di giorni, al momento non ancora confermati in maniera ufficiale.
Coloro che utilizzano una password condivisa in violazione dei termini di servizio di Netflix riceveranno una notifica che li informerà della necessità d’iscriversi a un proprio account o di essere aggiunti come sub-account dal titolare dell’account principale. Insomma, dopo il crollo dei profitti la nota piattaforma streaming ha deciso di ricorrere ai ripari in maniera drastica.
