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La Palude | Le nostre prime impressioni sul webcomic di Tacotoon

La Palude è un webcomic dark fantasy disponibile su Tacotoon. Ciò che colpisce fin dalla prima lettura è il disegno. Il comic di Michele Monteleone, Freddie Tanto e Francesco Segala ha colori accesi, forti contrasti e un bellissimo verdastro imbevuto nell’atmosfera che rende benissimo l’idea e il concept dell’opera.

Leah sta viaggiando verso il centro della Palude, protagonista femminile del comic, per liberarsi della maledizione del demone Marbas. Quest’ultimo ha un design che ricorda molto l’universo manga, a mio parere. Il demone parla continuamente con Leah, è un essere formato da tanti occhi e sembra uscito da un incubo, non ha qualcosa di umano, è volutamente informe, e si abbina benissimo con il verde che fa sempre da sfondo, trattandosi di un ammasso viola fosforescente, sia cromaticamente, sia dal punto di vista della trama e dell’ambientazione tutto è ben calibrato e amalgamato, figlio della Palude. I colori sono accesi e colpiscono immediatamente l’occhio del lettore.

Il fatto che sia tutto molto ben amalgamato con l’atmosfera contribuisce alla sospensione dell’incredulità, un elemento fondamentale per l’immedesimazione e per la lettura di un’opera fantasy. Se stessimo a riflettere su quanto sia plausibile o no, butteremmo dalla finestra perfino Il Signore degli Anelli. Tuttavia, se un fantasy ha buoni presupposti e un buona costruzione del mondo, come appunto ha fatto Tolkien col suo romanzo più importante, il lettore si ritrova immerso nel mondo che l’autore vuole descrivergli.

la palude cover

Per quanto riguarda La Palude la storia parte subito in medias res, nel mezzo dell’azione. L’ambiente e l’atmosfera trasudano dalle tavole, si esprimono attraverso esse, tramite i fondali e i tratti del disegno. Quest’ultimo elemento è interessante notare come viene utilizzato, talvolta minimale e quasi seghettato, spezzato, duro. Alle volte invece come quando Leah finisce giù dalla barca sott’acqua durante un combattimento con creature tipiche dell’immaginario dark fantasy il tratto si fa morbido e sinuoso, armonioso, sempre molto sincero e diretto, minimale, certo, ma le linee si fanno più morbide.

Nel suo essere minimale e nell’avere elementi grafici che si ripetono, come ad esempio i contrasti tra i colori, La Palude riesce ad essere ugualmente un’opera molto ricca. Non abbiamo i dettagli delle armature o delle spade completamente rifiniti e minuziosamente disegnati, la spada esprime direttamente il fendente che vuole scagliare, si sente il vibrare del metallo, si sente l’atmosfera salubre della Palude stessa, è un fumetto che fa di pochi elementi messi bene insieme il suo punto di forza, dal punto di vista puramente visivo.

la palude 1

L’elemento trama è imprescindibile in un dark fantasy che si rispetti. Oltre all’atmosfera, importantissima, l’eroe protagonista, spesso accompagnato da una maledizione, è coinvolto in battaglie tra forze metafisiche più grandi di lui, pensiamo a Elric di Melnibonè di Michael Moorcock o, per rimanere in tema fumetti, a Berserk, che volente o nolente è un nome che viene sempre fuori quando si parla di questo genere.

Anche se La Palude si discosta e si distingue per originalità dal genere, rimanendo comunque in un contenitore che è a metà tra il folk horror, il fantasy, il dark fantasy, ma ha una sua personalità. Il suo punto di forza è la trama, avvincente, il susseguirsi degli eventi nell’arco di sei episodi in tutto. Si vede e si percepisce la volontà di creare un’opera originale, ma che possa essere facilmente riconosciuta e catalogata in un genere, c’è una voglia di rimanere nel fantasy che viene riconfermata a ogni episodio, ed è giusto così, la personalità dell’opera sta in questo.

Fornisce un presupposto, la quest della protagonista, arrivare al centro della Palude. Lungo tutto il viaggio in questo microcosmo verde fosforescente che sa di demoniaco e di sword & sorcery fino al midollo si sviluppano le avventure e le peripezie della protagonista, che si rifanno sempre agli stilemi del genere, ma vestendoli di un abito originale e personale, dando un tocco molto creativo che ho trovato già in altri lavori su Tacotoon.

Consiglio la lettura di questo comic dark fantasy a tutti gli appassionati del genere, non potete rimanere indifferenti, ha una bella storia e disegni stupendi, li ho apprezzati davvero molto, proprio perchè si discostano dalle rappresentazioni dell’immaginario dell’eroe fantasy e lo rinnova. Non abbiamo Geralt di Rivia, abbiamo Leah, che si rivela essere un personaggio complesso e tutta la storia si evolve con il personaggio e la sua quest, la sua cerca, il suo obiettivo, in un’atmosfera spettrale che conferisce a questo comic tinte stilistiche che personalmente adoro.

Lo considero un buon punto di partenza anche per chi non conosce il genere e magari non si è mai avvicinato perchè spaventato dalla grandezza e dalle complessità delle ambientazioni, dai nomi altisonanti dei vari popoli e delle varie razze, qui non c’è tutto questo, è una storia molto diretta, con un worldbuilding che si racconta da sè e si esprime tramite gli elementi grafici, una cosa che ovviamente in un romanzo non si può fare.

In questo La Palude fa un punto di forza del suo essere un’opera grafica, trasmettendo già tutto anche solo semplicemente tramite i colori delle ambientazioni. Visivamente mi ha colpito molto, mi sto ripetendo, ma vale davvero la pena dare spazio e risalto a opere nostrane, specialmente nel genere fantasy abbiamo molti autori capaci e molto bravi, validissimi, come in questo caso.

la palude leah

La Palude è disponibile su Tacotoon

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