Hogwarts Legacy e r/HarryPotterGame: il subreddit dedicato proprio al videogioco RPG la cui uscita è attesa entro questo mese ha introdotto nelle proprie regole il divieto assoluto di parlare in alcun modo di J. K. Rowling: la nota autrice di Harry Potter.
Tra l’altro, pare che questo divieto fosse già stato attuato in passato, e che si tratti in realtà di una reintroduzione della regola. Infatti, i moderatori del subreddit tentavano ormai da 3 anni di allentare le restrizioni che erano state prese in merito alle discussioni sull’autrice, ma hanno pensato fosse meglio introdurla nuovamente.
Questo perché pare che nell’ultim periodo nel subreddit siano nate alcune discussioni e post che si discostano troppo dal reale contenuto del forum. La figura della Rowling è considerata ormai controversa su più fronti e questo non è il primo frangente in cui si è deciso di prendere delle vere e proprie precauzioni.
Le ragioni della nuova regola
Online, il dibattito su Hogwarts Legacy si fa acceso ogni giorno che ci si avvicina alla sua data di uscita. In particolare, non è la prima volta che viene posto qualche divieto che coinvolge proprio la Rowling come prime motif.
Ad esempio, ResetEra ha recentemente bandito ogni discussione in merito al gioco, non solo quindi i post in cui si parla dell’autrice. La motivazione che è stata trovata per tale misura è quella per cui la Rowling “utilizzi l’influenza e i soldi ottenuti con il suo successo per spingere leggi transfobiche”.
Poiché il subreddit è dedicato al videogioco, però, si avrebbero certamente delle grosse difficoltà nel ripetere la stessa misura di ResetEra, ma i suoi moderatori hanno deciso di mettere per lo meno le cose nero su bianco in merito alla sola autrice. Per giustificare questa decisione, in una discussione nata dai moderatori sono stati elencati in tre punti le ragioni della scelta appena effettuata.
Il primo punto sostiene che le discussioni sulla Rowling siano terreno fin troppo fertile per “linguaggio bigotto rivolto verso la comunità LGBTQ+”. Il secondo punto è invece rivolto a quei fan che, nonostante sostenevano di voler parlare della Rowling entro i limiti dei meccanismi del videogioco, risultavano in realtà distaccarsi mano a mano da esso durante le discussioni. Il terzo punto ha messo in chiaro le politiche sul “trolling” e sull’alimentare l’odio in rete.
Insomma, il gioco e l’autrice della saga sul quale è basato pare saranno una bella gatta da pelare per un bel po’ di tempo e, nonostante il suo sviluppatore Avalanche Software abbia chiarito che “il gioco è rivolto a tutti”, questo non sembra riuscire a spegnere le fiamme online che spesso infuriano a causa di alcune affermazioni della Rowling.
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