Dopo le recenti conferme dell’uscita della serie Netflix di One Piece per il 2023, e il rilascio conseguente di alcune prime immagini, la discussione dei fan sul live-action e su come esso potrebbe mostrarsi ha iniziato ad essere più viva che mai.
Ci sono state già in precedenza alcune occasioni che ci hanno permesso di visionare alcuni dettagli dell’opera durante la produzione, ma solo oggi sono giunte le prime immagini ufficiali del prodotto fatto e finito.
Dopo le recenti rivelazioni da parte dell’autore originale di Cowboy Bebop, il quale doveva inizialmente occuparsi di controllare e revisionare gli episodi ma si è mostrato profondamente deluso dal risultato, la preoccupazione che ciò accada anche con One Piece inizia ad invadere le menti dei fan. Tuttavia, dobbiamo davvero aspettarci un ennesimo flop da parte di Netflix, o nel caso di questa serie specifica le cose potrebbero andare diversamente?
Come potrebbe essere il live-action di One Piece
Dal 2020 ad oggi, ogni anno alcuni degli YouTuber più popolari nella community di One Piece si riuniscono all’interno del “reverie”, una diretta streaming volta a discutere l’opera di Eiichiro Oda, e tra essi ha sempre preso parte anche lo showrunner del live-action, Matt Owens, il quale si sarebbe occupato della sceneggiatura del live-action.
Era stato già messo in chiaro come non sarebbe stato un adattamento spiccicato del manga, anche se avrebbe sempre tenuto come riferimento l’opera originale, e inoltre non ci sarebbero state le censure applicate in numerosi momenti all’interno della versione occidentale dell’anime.
Detto ciò, Oda e gli editor del mangaka sono stati coinvolti nella serie in diversi modi: il manoscritto della serie doveva ricevere l’approvazione dell’autore, e inoltre lui e gli editor dovevano leggere i copioni; in aggiunta, sembra che lo stesso Owens abbia incontrato Oda più volte.
Già questa parte sembrava permettere di fare un sospiro di sollievo ai fan, anche se nonostante ciò non è raro vedere come dei progetti “approvati” dagli autori finiscano poi con il fare comunque un clamoroso buco nell’acqua.
Tuttavia, a provare che la situazione con la serie di One Piece potrebbe essere diversa vi è il legame che lo stesso Matt Owens dimostra di avere con questo manga. Esso infatti ha avuto un impatto davvero importante nella sua vita, e ne aveva già parlato in precedenza anche in un’intervista a Shonen Jump.
Come per molti fan, anche per Owens One Piece gli ha “salvato la vita”, facendogli superare un periodo di depressione sorto nei suoi venti anni. Inoltre, Matt continua a seguire il manga, e parlando dei suoi momenti preferiti egli ha dichiarato come Ennies Lobby e la Davy Back Fight siano le parti che ha maggiormente apprezzato.
Law è il personaggio che ama di più, sebbene non sia sicuro della sua sopravvivenza fino alla conclusione della storia, e tra i Mugiwara il personaggio che apprezza maggiormente è Sanji, prova un debole per Robin piuttosto che Nami (nonostante possieda numerose figure di quest’ultima), e preferisce Mihawk a Shanks.
In più, in una recente intervista sempre in occasione di un “Reverie”, Owens ha spiegato come lui non sia l’unico grande fan della serie sul set, ma lo stesso varrebbe anche per ogni singola persona presente, tra chi lo amava già e chi lo ha iniziato ad amare lavorando a quest’opera.
Lo stesso cast ha mostrato una dedizione fuori dal comune per imparare il proprio personaggio, e c’è anche chi ha rifiutato di avere degli stuntman all’interno di alcune scene, determinato a voler svolgere in prima persona il maggior numero di scene possibili.
Detto ciò, uno dei partecipanti sottolinea ad Owens come One Piece debba tentare di liberarsi dalla “maledizione dei live-action” che continua ad infestare le opere di Netflix, le quali finiscono con l’essere dei prodotti realizzati ignorando la loro controparte originale.
Sebbene lui riconosca come interpretare un’opera del genere in un live-action sia una missione impossibile, lui farà del suo meglio per renderla nel modo migliore possibile. Ciò a cui si punta con la serie live-action, secondo le parole di Owens, è fornire un nuovo punto d’accesso all’enorme media che è One Piece, con tutti i suoi capitoli ed episodi che lo costituiscono.