Marilyn Manson di nuovo al centro di una controversia per violenza sessuale che avrebbe avuto luogo all’inizio della sua carriera: nella giornata di lunedì, secondo il Guardian, sarebbe emersa una nuova denuncia nei confronti del cantante che lo vede accusato di aver abusato sessualmente di alcune vittime (anche minorenni) già dal 1995.
L’ultima denuncia arriva da una vittima anonima, che afferma come Marilyn Manson, il cui vero nome è Brian Warner, avrebbe abusato di lei quando aveva solamente 16 anni. L’accusa tra l’altro è giunta pochi giorni dopo che l’artista era riuscito a trovare un accordo con Esmé Bianco, che l’aveva denunciato due anni fa con l’accusa di stupro e sfruttamento sessuale.
Come sappiamo, quella non si è rivelata essere la prima accusa nei confronti della celebrità: sono poi arrivate ulteriori denunce da altre donne, le cui affermazioni sono sempre state fortemente negate da Manson tramite i suoi avvocati.
Una denuncia contro i “predatori” dell’industria musicale
Marilyn Manson, in risposta alle accuse, oltre a negare ogni coinvolgimento ha anche fatto causa ad alcune delle denuncianti per diffamazione. Al momento, però, non si è ancora espresso sull’accusa più recente.
Anche se il periodo di tempo preso in considerazione dall’accusa risale a diversi decenni fa, secondo il New York Adult Survivors Act viene fornita alle vittime di violenze sessuali una finestra di tempo nel quale poter fare causa indipendentemente da quando è avvenuto il crimine. Normalmente, infatti, un’accusa così vecchia non avrebbe i requisiti per poter procedere per vie legali.
In ogni caso, la nuova denunciante accusa Manson di aver sfruttato il proprio status acquisito nell’industria musicale per farle violenza sessuale in due occasioni separate, perpetuandole per diverse settimane quando la denunciante aveva 19 anni.
Secondo l’accusa, inoltre, l’etichetta discografica di Manson Nothing Records e Interscope Music Publishing erano a conoscenza di tali atti e li avrebbero addirittura “aiutati e nascosti”. Per gli avvocati che portano avanti la posizione della denunciante, questo sarebbe un passo importante per esporre un fenomeno che, nell’industria musicale, è stato fino a questo momento fin troppo coperto di omertà e concessioni.
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