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One Piece 1073, la verità sui Gorosei ha un’importanza “astronomica”: l’indizio su cos’è lo One Piece [SPOILER]

Il capitolo 1073 di One Piece ha lanciato una vera e propria bomba con la rivelazione del nome di uno dei Gorosei. Questi personaggi apparsi più e più volte nel corso del tempo sono rimasti con delle identità e passati totalmente ignoti, e solo adesso Eiichiro Oda sembra essere intento a svelarli.

In particolare, il nome reale di uno dei Gorosei, San Jegarcia Saturn, ha dato il via ad innumerevoli teorie su come la parte finale del suo nome possa essere collegate al “grande schema” delle cose in One Piece. E proprio grazie ad esso, i fan hanno potuto notare diverse coincidenze nella storia di Oda.

Infatti, nel manga possiamo intercorrere in numerosi elementi relativi all’astronomia: gli Astri della Sagezza, le Supernove, il Sole, Pluton, Uranus, i Draghi Celesti, Road Star. Ora che conosciamo ognuno di questi punti, la verità dietro lo One Piece si è fatta ulteriormente più vicina, e nelle prossime righe provvederemo a spiegare come essi si collegano tra loro.

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Il nome del Gorosei e il legame con il cielo

Partiamo con l’esaminare un importante aspetto riguardante il nome attribuito al Gorosei di cui abbiamo fatto conoscenza solo nell’ultimo capitolo. Mettendo “Jegarcia” momentaneamente in secondo piano, l’attenzione dei fan va a concentrarsi principalmente sulla parte finale, “Saturn”, nome utilizzato nella mitologia greca e romana per rappresentare una delle principali divinità, rispettivamente Crono (dio del tempo) e Saturno (dio dell’agricoltura).

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Fattore interessante, però, è che i romani e i greci antichi al tempo ancora non avevano ancora inserito divinità come Urano, Nettuno e Plutone nel sistema planetario che essi avevano stilato, poiché troppo lontani e quindi impossibili da vedere, almeno fino a quando non fu adottato il telescopio.

Visionando quindi uno schema risalente a queste antiche civiltà e giunto ai giorni nostri, il quale illustra i pianeti conosciuti, possiamo osservare come siano assenti dall’elenco proprio le tre Armi Antiche (Uranus, Pluton, Poseidon, riconducibili a Urano, Plutone e Nettuno). Questo dettaglio ci porta allora ad ipotizzare che i Gorosei possiedano ognuno il nome di uno dei quattro pianeti rimanenti (escludendo dunque Saturno), ovvero Giove, Marte, Venere e Mercurio.

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La tematica dei pianeti e dell’astrologia, inoltre, ci fa porgere il nostro sguardo a quel ben noto modello 3D del sistema planetario di One Piece che vedemmo per la prima volta ad Ohara.

In esso erano rappresentati diversi pianeti tra cui quella che appariva come una Terra gigantesca orbitata da cinque pianeti; se quest’ultimi rappresentano quindi i Gorosei, la Terra di conseguenza potrebbe essere ritenuta Im-sama, entità intorno alla quale gira tutto quanto.

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Da qui, ci viene da ricordare un’importante rivelazione effettuata da Vegapunk negli scorsi capitoli, ovvero l’avversione del mare (Madre Natura) ai Frutti del Diavolo: poiché la Terra ha un legame diretto con il concetto di Madre Natura, ciò ci svelerebbe un nuovo indizio sulla verità dietro il misterioso personaggio a capo del Governo Mondiale.

Le mosse che proprio il Governo ha compiuto per tutti questi anni, tentando di nascondere il Frutto del Diavolo che poi Luffy ha mangiato, sono state un tentativo di “nascondere” il sole, celando la storia del Dio del Sole Nika.

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L’arrivo delle Supernove, capaci di distruggere i pianeti, ha scombussolato ulteriormente i piani dei Gorosei, e in più si aggiungono anche attività imprevedibili della Luna (ricollegabile a Barbanera, vista la sua incapacità di dormire e “quel disegno” che Oda realizzò di Teach da piccolo).

Tutto questo discorso sull’astronomia è importante per comprendere la rilevanza che il nome di un Gorosei ha per la storia, perché ci conduce ad un indizio enorme sullo One Piece e il collegamento che anch’esso potrebbe avere con questo argomento. Ad esempio, possiamo giungere a una conclusione interessante se consideriamo la leggenda norrena di “Polaris”, ovvero la Stella Polare.

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Polaris era l’estremità di una punta attorno alla quale ruota il cielo; nella mitologia mongola, è un piolo che tiene insieme il mondo. In generale, l’umanità colloca la Stella Polare come un elemento con la funzione d’indicatore, usato da marinai ed esploratori per la navigazione.

Quando tutti gli otto pianeti si allineano, dunque quando i Gorosei, le Armi Antiche, Luffy e Barbanera finiscono con il “congiungersi” tra loro, si ottiene così un fenomeno inusuale denominato “Grande Croce” (in inglese Grand Trine); il Sole, la Luna e sei altri pianeti tra gli otto conosciuti finiscono con l’avere la stessa longitudine o la stessa ascensione retta visti dal centro della Terra, creando uno schema cruciforme.

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Diventa sempre più evidente come Eiichiro Oda stia pian piano portando i lettori a collegare i vari tasselli, mirando a quella che sembra effettivamente essere una conclusione che porterebbe a pensare al One Piece come Polaris: dopotutto, anch’esso fa da guida a navigatori ed esploratori.

Questa teoria potrebbe decadere nel momento in cui l’autore decidesse di svelare un nome “totalmente normale” di un altro Gorosei; tuttavia, rimane comunque davvero affascinante il modo in cui anche supposizioni di questo tipo dietro la creazione di One Piece sembrino adattarsi in modo impressionante alla narrazione portata avanti per tutti questi anni.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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