Finalmente il capitolo 1073 di One Piece è uscito in via del tutto ufficiale sulle pagine di Shonen Jump. Dopo i clamorosi leak del capitolo giunti già la settimana scorsa, queste ultime giornate sono state dedicate alla realizzazione delle ipotesi più disparate dopo una delle rivelazioni più importanti degli ultimi venti anni: il nome dei Gorosei.
Se l’aver scoperto l’identità di Vegapunk già in queste fasi iniziali della Saga Finale ci aveva già sorpreso, quest’altra rivelazione da parte di Eiichiro Oda è stato un fulmine a ciel sereno per una larga parte della fanbase, specialmente quella occidentale.
Detto ciò, il capitolo 1073 contiene anche quella che sembra essere ufficialmente un anticipo di uno degli scontri più attesi, ovvero quello tra Mihawk e Zoro. Combattendo con il Seraphim dell’ex Shichibukai, lo spadaccino ha potuto fare un’osservazione sul suo avversario cyborg, e sul modo in cui egli si distingue dall’originale Mihawk.
Un personaggio privo di umanità
Vedendo come Zoro sia riuscito ad arrestare gli attacchi di S-Hawk senza usare tutte le sue forze, ciò ci fa già capire quanto il braccio destro di Luffy sia riuscito a crescere nel corso di questi anni.
Il Seraphim è nato come una macchina da guerra inarrestabile realizzata con il fattore genetico dello Shichibukai a cui assomiglia, e di conseguenza non solo dispone di una forza incredibile ma è anche in grado di replicare le abilità della sua versione originale.
Sempre questi recenti capitoli ci hanno svelato come i Seraphim siano anche capaci di prendere delle decisioni autonome date dal loro lignaggio, e per questa ragione li abbiamo visti dirigersi all’attacco del laboratorio di Vegapunk nonostante non avessero ricevuto alcun ordine a riguardo.
Ci sono state anche altre occasioni che ci hanno mostrato come la personalità degli Shichibukai fosse in qualche modo visibile anche nelle loro versioni cyborg (ricordiamo la reazione di S-Snake alle parole di Jinbe) e nel capitolo 1073 viene mostrata un’altra scena di questo tipo.
Mentre Zoro intercettava l’attacco di S-Hawk, quest’ultimo mostra sul suo volto un’espressione che non ci aspetteremmo dallo spadaccino della Flotta dei Sette. Zoro ha compreso sin dall’inizio la grande somiglianza tra S-Hawk e Mihawk, e la smorfia che si è poi palesata sul viso del cyborg è stata immancabilmente notata.
Zoro ha detto allora che il Mihawk davanti a lui sembra “essere più umano” della sua versione originale; parole che hanno un certo peso, se si pensa a come egli stesse combattendo contro una macchina da guerra priva di qualsiasi aspetto umano, se non quello fisico.
Da questa frase i fan hanno iniziato a creare le speculazioni più bizzarre su ciò che Zoro potesse intendere davvero; sappiamo bene che la forza mostruosa di Mihawk si trovi su piani decisamente superiori a quelli di un comune essere umano, tuttavia è improbabile che il significato delle parole di Zoro fosse “letterale”.
La cosa che maggiormente traspare da questa scena, invece, è che S-Hawk potrebbe essere più debole del vero Mihawk che Zoro ha avuto modo di combattere, o molto più probabilmente Vegapunk potrebbe aver reso il Seraphim di Mihawk, un cyborg creato in laboratorio, ancora più “umano” dello spadaccino in questione, un uomo in carne ed ossa.
