Tempo addietro in Giappone è giunta una notizia che ha causato non poco clamore, riguardante i manga hentai e la possibile influenza che essi potrebbero apportare nelle menti di alcune persone. Il 19 gennaio la polizia di Osaka ha arrestato un uomo 26enne, incriminato di aver commesso molestie sessuali e atti indecenti nei confronti di ragazze minorenni, le quali frequentavano ancora le scuole elementari.
Alla polizia egli ha dichiarato: “stavo prendendo di mira le ragazze delle scuole elementari, perché quelle più grandi potrebbero resistere e rivolgersi alle autorità”. Inoltre, il soggetto ha detto di essere stato influenzato da un hentai presente su un sito per adulti, imitandone così il contenuto.
Dopo questa notizia, sono cresciute esponenzialmente le critiche verso il mondo dei manga e anime hentai, sostenendo perlopiù come essi abbiano dei contenuti ancora poco regolamentati e che potrebbero così portare a potenziali situazioni simili a quella appena raccontata.
Gli hentai con più restrizioni anche in Giappone?
Come prevedibile, le polemiche si sono subito presentate non solo tra i commenti all’interno di questa notizia, ma anche sul resto dei social più frequentati dai giapponesi. In particolare, ha riscosso molto seguito la dichiarazione di un utente in cui fa appello ad un controllo più ferreo dei contenuti nei doujinshi e nei manga erotici.
“Ci sono persone molto protettive nei confronti dei manga, ma adesso è un dato di fatto che dieci minorenni siano state molestate e violate usando come modello le tecniche raffigurate in un manga. Dunque, potreste davvero dire alle ragazze vittime di questa violenza: “no, no, il colpevole è quello che ha sbagliato, il manga che l’ha ispirato non c’entra nulla!”?”
Tuttavia, le risposte giunte verso questa dichiarazione non sono tutte concordi: un utente controbatte dicendo che potrebbe affermarlo, perché le vittime vogliono che l’aggressore venga giudicato colpevole, non provano interesse nell’accusare un manga. Ma anche qui il discorso è più complicato, poiché una vittima desidererebbe certamente giustizia nei suoi confronti, ma anche che questo evento non finisca con il ripetersi; dunque, eliminare un hentai sarebbe uno dei passi più rilevanti per prevenire nuovi casi del genere.
L’utente però ritorna alla carica, spiegando come nel paese vi siano centinaia di migliaia di lettori di questa tipologia di manga (e doujinshi), e solo perché adesso dopo tanto tempo è avvenuto un incidente del genere da parte di un lettore di queste opere, ciò non significa che esse siano una delle cause per cui succedono cose del genere.
Ma la risposta che ha ottenuto più interazioni è stata quella di un altro utente, il quale è sembra convinto di come la regolamentazione degli hentai e una penalizzazione attraverso delle severe sanzioni siano delle misure fattibili, similmente a quanto avviene con la guida in stato di ebbrezza.