Negli scorsi giorni si è sentito molto parlare del caos scatenato in Giappone da parte di una persona a capo di un gruppo criminale, la quale si faceva chiamare “Luffy” (esatto, lo stesso nome del noto protagonista di One Piece). Questa persona avrebbe dato diverse istruzioni a distanza ai suoi sottoposti, portandoli a commettere crimini (perlopiù rapine, ma c’è stato anche un omicidio) in numerose località giapponesi.
Queste istruzioni sarebbero state inviate attraverso la nota app di messaggistica Telegram. Le rapine sono iniziate lo scorso anno e sembrano essere state effettuate da persone istruite dai capobanda attraverso l’app di messaggistica criptata Telegram. Tra i casi c’è l’omicidio-rapina della novantenne Kinuyo Oshio nella sua casa nella città di Komae a Tokyo il 19 gennaio.
Adesso si è finalmente scoperto chi sarebbe davvero “Luffy” e da dove egli si fosse rifugiato: l’uomo si trova da tempo in una struttura per l’immigrazione in Manila, nelle Filippine, dove ora viene detenuto.
One Piece e la nuova era della pirateria mai desiderata dal Giappone
Ebbene, sembra che dopo Roger anche Luffy si è trovato a dover fare i conti con la giustizia, sebbene egli non si sia ceduto alle autorità di sua iniziativa come avvenne nel caso del Re dei Pirati.
Nella serata di ieri, il segretario alla giustizia filippino Jesus Crispin Remulla ha dichiarato al quotidiano Kyodo News che l’uomo è stato arrestato nelle Filippine già nel maggio del 2021, ed era detenuto presso la struttura per l’immigrazione insieme a un altro cittadino giapponese, anch’egli sospettato di far parte dello stesso gruppo di rapine.
Quest’ultimo adesso sarà deportato in Giappone una volta che i documenti richiesti per il trasferimento saranno completati, ma Luffy invece si trova ad avere ancora delle accuse pendenti nelle Filippine, e non correlate a questo caso nello specifico. Per questa ragione, egli non potrà essere deportato nel Sol Levante, almeno per adesso.
L’analisi dei telefoni appartenenti ad alcuni altri arrestati in Giappone, i quali avevano una chiara correlazione alle rapine, ha mostrato come essi abbiano ricevuto istruzioni da tre nomi: Luffy, Kim e Mitsuhashi. A causa del numero di telefono di Luffy, è stato semplice per la polizia giapponese capire che egli si trovasse nelle filippine.
Adesso, il direttore della struttura per l’immigrazione di Manila è stato incaricato di confiscare tutti i dispositivi di comunicazione nella struttura, e monitorare in modo serrato i due incriminati.