I risultati deludenti del live-action di Cowboy Bebop prodotto da Netflix sono stati materiale di numerose discussioni; anche se ci sono state comunque delle reazioni non troppo negative da una buona fetta dell’utenza che ha avuto modo di visionare sia la serie originale, che quella nuova, alla fine la produzione americana non è riuscita in alcun modo a cogliere “l’essenza” dell’anime di Shinichiro Watanabe che tutti si aspettavano di visionare.
Anche se non è stata una serie totalmente da criticare sotto ogni suo aspetto, il live-action ha portato la storia verso direzioni diverse anche per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, altro tema che ha causato diverse aspre critiche da parte dei fan più assidui.
Detto ciò, lo stesso autore giapponese Shinichiro Watanabe adesso ha voluto parlare riguardo l’opera americana, esprimendo le sue considerazioni e svelando anche un particolare (e triste) retroscena sulla prima volta che ha visionato il live-action in questione.
Le parole del creatore di Cowboy Bebop dopo il live-action
Paragonare una serie che prende “libera ispirazione” da un altro media non è mai una buona idea, e Cowboy Bebop ne è un esempio concreto. Tuttavia, quando un utente si mette a confrontare le due opere per determinare quale valga la pena vedere, il confronto finisce quasi sempre con il concludersi in favore di quella originale.
Parlando della prima volta che ha visto il live-action di Netflix di Cowboy Bebop, avendo ricevuto l’incarico di revisionare e controllare il modo in cui procedeva la produzione, Watanabe esprime delle parole piuttosto amare nei confronti della serie americana, affermando anche come per lui fosse stato difficile continuare a guardare dopo la scena d’apertura.
In aggiunta, l’autore ha anche ammesso di aver realizzato una verità piuttosto triste: quello che stava vedendo non poteva essere Cowboy Bebop.
“Mi hanno inviato un video da revisionare e controllare. Iniziava con una scena in un casinò, che mi ha reso veramente difficile continuare. Mi sono fermato lì e ho visto solo quella scena di apertura. Non era chiaramente Cowboy Bebop, e realizzai in quel momento che se non ero coinvolto non si sarebbe potuto trattare di Cowboy Bebop. Sentii che forse avrei dovuto farlo, anche se ora il valore della serie originale è in qualche modo molto più alto.”
Adesso, Watanabe starebbe per tornare con una nuovissima opera originale che lo coinvolgerà personalmente, e da quel che si scopre pare che molte delle offerte da lui ricevute siano giunte perlopiù dagli Stati Uniti, con budget molto più elevati rispetto a quelli ottenibili in Giappone.
Vedremo se dopo Carol & Tuesday Watanabe deciderà di tornare a creare qualcosa di più volto all’azione come alcune dei suoi lavori più noti, tra i quali Space Dandy, Samurai Champloo e, ovviamente, Cowboy Bebop.
