Come ogni anno, anche per questo 2023 ci troviamo ad attendere l’inizio di uno degli eventi “italiani” più seguiti dal pubblico, Sanremo. Tuttavia, per questa edizione è stato annunciato un ospite esclusivo un po’ particolare, e che ha portato inevitabilmente ad un gran numero di polemiche.
L’arrivo di Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha fatto storcere il naso a molti, anche all’interno del mondo politico. Lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Trasporit Matteo Salvini ha pubblicato nelle scorse ore un video messaggio, esprimendo un desiderio relativo al riservare il palcoscenico alla musica e non alla guerra.
Tra i vari malumori, politici o meno, sembra però che la decisione della Rai non sia passata inosservata all’Assocazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, un organismo iscritto al Cncu e riconosciuto dal Ministero delle imprese. Esso infatti, ha annunciato una formale diffida indirizzata alla rete televisiva.
La protesta contro Zelensky a Sanremo
L’associazione in questione ha voluto chiedere di non consentire la partecipazione del presidente ucraino al popolare festival italiano, e a quanto pare questa richiesta è derivata da numerose lamentele sollevate dai consumatori, i quali si schiererebbero contro la partecipazione del presidente ucraino all’Ariston.
Ecco di seguito le dichiarazioni vere e proprie rilasciate dall’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi:
“Condividiamo l’appello lanciato oggi da una lunga schiera d’intellettuali per dire no a Zelensky a Sanremo. Un festival musicale, per di più trasmesso da una rete di Stato finanziata dai cittadini che pagano il canone, non può diventare un palco politico, indipendentemente dall’aggressione subita dall’Ucraina e da chi abbia torto o ragione.
Il rischio concreto è quello di trasformare l’Ariston in un teatro di propaganda dal quale chiedere più armi e interventi dello Stato a favore dell’uno o contro l’altro, contravvenendo agli obblighi del servizio pubblico che impongono alla Rai equilibrio, pluralismo e par condicio”.
Viene quindi posta una diffida formale nei confronti dei vertici della rete e la Commissione di Vigilanza Rai, chiedendo al posto di Zelensky uno spazio per dedicare un minuto di silenzio alle vittime della guerra in Ucraina. Inoltre, l’associazione ha dichiarato che realizzerà un programma radiofonico intitolato “Riadeci Sanremo”, dove verranno presentati interventi da parte di personaggi famosi ed esperti, per commentare le serate del festival e rispondere ai dubbi dei telespettatori.
