Sappiamo che il creatore di Dragon Ball, Akira Toriyama, ha influenzato enormemente Eiichiro Oda, l’autore di One Piece. In più di un’intervista, Oda ha non ha mai mancato di rendere noto il suo amore per la scrittura e il disegno di Toriyama, invidiandone in particolare la resa di macchinari, veicoli e robottoni.
Di recente, è tornato alla luce un dettaglio legato proprio a questi due autori di cui si era già parlato alcuni anni fa, ma che forse non tutti sapranno. Infatti, nel capitolo 376 del manga originale di Dragon Ball, durante l’arco inerente a Cell, è possibile vedere tra le persone intente a osservare il cyborg in volo una silhouette dai dettagli che ci sono oggi piuttosto familiari.
Difatti, si tratta di un ragazzo magro, con un cappello di paglia e una canotta. Avrete già capito: sembra proprio Luffy! O una presunta citazione a Luffy! Ma considerando che One Piece comincerà solamente a partire dal 1997, e che ai tempi di questo capitolo Oda non aveva nemmeno iniziato la sua serie, tutto ciò assume una sfumatura piuttosto misteriosa. Qual è dunque la verità?
Una misteriosa coincidenza
La scoperta del personaggio simile a Luffy all’interno di Dragon Ball, come già detto, non è affatto una novità (sebbene sia riemersa solamente in questi giorni). Già più di un decennio fa se n’era parlato, e ad accorgersi della cosa fu un fan cinese.
Partiamo col dire che sembra piuttosto improbabile che si tratti di una citazione a One Piece, a meno che Toriyama non possieda il dono della chiaroveggenza. Infatti, la serie originale di Dragon Ball è finita nel 1995 (con l’arco di Cell superato da un bel pezzo), e solo due anni dopo sarebbe arrivata l’opera di Oda.
È anche improbabile che lo stesso ragazzo col cappello di paglia all’interno del manga di Toriyama abbia ispirato Oda. Dopotutto, si tratta di una tipologia di personaggio non così inusuale da vedere in Giappone, e rappresenta l’ingenuità e la spensieratezza dell’infanzia. Molto probabilmente, dunque, si tratta di una semplice coincidenza che però rende nuovamente evidente il fatto che i fan delle due opere hanno un forte collegamento mentale tra i due autori.
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