The Last of Us di HBO ci ha sorpresi tutti con il primo episodio, uno dei pilot più ben sceneggiati e ben recitati degli ultimi dieci anni di storia delle serie tv, una bella trasposizione dell’inizio del videogioco. L’emittente ha diffuso in rete immagini dell’episodio 2 della serie, che uscirà Domenica 22 Gennaio (in Italia si potrà vedere il giorno dopo su Sky e su Now).
Il videogioco di Naughty Dog trae ispirazione dal linguaggio del cinema e delle serie tv, che ormai sono diventate come livello qualitativo, in alcuni casi, al pari di ciò che è trasmesso sul grande schermo.
Qui ci troviamo davanti a un caso del genere, avendo già The Last of Us caratteristiche della narrazione che lo portano ad essere un vero e proprio film giocabile, per usare un termine molto grezzo, con cutscene che trasportano il giocatore nell’ambientazione e nell’atmosfera del videogioco in un modo quasi unico e del tutto nuovo all’epoca dell’uscita del titolo.
Non si era mai visto un linguaggio così vicino al cinema e così efficace in un videogioco, tralasciando tutto l’aspetto del gameplay che è un discorso che non riguarda la narrazione della storia, e quindi la serie tv.
I nemici di The Last of Us
Nelle immagini diffuse da HBO troviamo anche un primo “tease” degli infetti, i Clickers, i terrificanti e stupendi nemici di The Last of Us. Non sono gli zombie di Resident Evil, non sono quelli di Dying Light, è qualcosa di diverso, di più sottile, di più alienante e che va a pescare dalle radici del genere horror, reinventando il genere mantenendo i canoni tipici del post apocalisse zombie.
Gli zombie che tutti conosciamo sono quelli di George A. Romero, e la struttura dell’horror focalizza l’attenzione sulla pericolosità degli infetti.
The Walking Dead ha rivoluzionato questo concetto, introducendo l’idea che gli esseri umani siano il vero pericolo in caso di apocalisse zombie. The Last of Us segue questo filone, gli uomini, gli ultimi di noi, sono degradati, devastati, la civiltà è qualcosa che si basa su regole crudeli e ferree, data la situazione al di fuori della zona di quarantena. È comune uccidere, rubare, lasciarsi andare a qualsiasi nefandezza pur di avere un vantaggio dagli altri, sopravvivere, non vivere.
Homo homini lupus, l’uomo è un lupo per un altro uomo, l’uomo è un pericolo, una belva selvaggia e predatrice, nei confronti degli altri esseri umani. I Clickers, tuttavia, si dimostrano pericolosi a loro volta, e chi ha giocato The Last of Us, lo sa bene.