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Trigun: Vash e Knives, la teoria dell’ombra di Jung e del Doppelganger

“Eterna sofferenza a Vash the Stampede“. Sono queste le parole che, come un mantra, ci accompagnano durante la lettura e la visione di Trigun, tanto nel manga quanto nell’adattamento anime di Madhouse. Knives, il gemello malvagio di Vash, la sua controparte, fa di tutto per impedire a quest’ultimo sostanzialmente di essere felice. Ogni qual volta che Vash riesce nel suo intento, ovvero, salvare le persone, aiutare gli altri, costruire un senso di comunità in un mondo dove l’uomo è diventato un animale selvaggio in perenne lotta con tutti gli altri per la sopravvivenza, Knives distrugge ogni cosa, facendo tornare gli uomini a quello stato da cui il fratello cerca di risollevare.

Vash segue gli insegnamenti di Rem, un altro personaggio molto importante in Trigun. E’ un personaggio femminile, e svolge il ruolo di madre per Vash e Knives. I valori che cerca di trasmettere ai due gemelli sono il pacifismo, la non violenza, il rispetto per la vita altrui.

Knives scopre ben presto il lato peggiore dell’uomo, e avendo compreso che è proprio la malvagità che limita gli esseri umani, si erge a divinità e in un atto di superbia decide che gli uomini non meritano nulla, facendo precipitare l’intera flotta SEEDS su un pianeta desertico.

Trigun

Questo atto comporta un imbarbarimento della specie umana, non nel senso positivo di riscoperta di folklore e di legami con la terra contrapposti a un modernismo eccessivo e quindi a una perdita di umanità autentica che ne si da nella branca del fantastico sword & sorcery, specialmente con i personaggi di Robert E. Howard (Conan il barbaro su tutti). La degradazione che viene descritta in Trigun è il risultato di una condizione selvaggia e inospitale, il pianeta è senza acqua, senza alcun tipo di energia elettrica, è un luogo completamente inospitale, solo tramite i Plant, generatori di energia biologici, le persone riescono a sopravvivere.

L’ambientazione che ne deriva è un western dalle tinte cyberpunk e sci-fi, con elementi futuristici mescolati a queste landscapes di deserti sconfinati, con in mezzo città di rottami, con baracche di legno, saloon, un vecchio west di Sergio Leone interpretato in stile cyberpunk, con il pistolero solitario, Vash, che è l’eroe della storia, e racchiude in sé i valori del samurai, seguendo il principio del Bushido per cui il miglior scontro è quello evitato.

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Il tema del Doppelganger e dell’Ombra

Il Doppelganger è un termine che troviamo in moltissimi ambiti, da quello videoludico, per fare un esempio molto vicino alla nostra community, a quello filosofico, a quello folkloristico, a quello psicologico e antropologico, nonché addirittura antroposofico. Cosa sono tutti questi paroloni? Sono varie interpretazioni, banalmente, della storia di Dr. Jeckyll e Mr. Hyde, o dell’ombra di Peter Pan, in un modo molto più fiabesco.

Per Jung, padre della psicanalisi insieme a Freud, l’inconscio non è un contenitore dove la mente cosciente durante il giorno rimuove e butta via le cose che non gli piacciono della sua esperienza, ma è qualcosa di vivo e indipendente, non è un ricettacolo di traumi infantili rimossi. L’inconscio funziona per archetipi. L’Ombra è ciò che ci interessa per l’interpretazione di Trigun.

L’Ombra rappresenta gli aspetti oscuri della personalità di un individuo. Essa è ciò che provoca sensi di colpa, giudizi negativi su se stessi, autosvalutazioni, e spesso ciò avviene quando l’Ombra non è vissuta in modo cosciente dal soggetto, che la proietta fuori di sé su soggetti o situazioni che ne forniscono un indizio, un modo di conoscerla.

Potremmo dire che se Jung mi psicanalizzasse direbbe che sto scrivendo quest’articolo perché rivedo me stesso nel rapporto conflittuale tra Vash e Knives, a me invece piace pensare che Yasuhiro Nightow, l’artista, l’autore, abbia espresso la sua Ombra, la parte di se stesso che detestava, nella figura di Knives, e tramite il processo catartico fornito dalla creatività, abbia risolto il conflitto.

Del resto i mangaka, soprattutto nell’epoca in cui è uscito il manga di Trigun, non vivevano di vita semplice, discriminati dai propri genitori, giudicati per una passione stupenda che può fornire spunti di riflessioni molto interessante sull’esistenza personale di chi fruisce dell’opera. Immaginate la frustrazione di possedere un così grande talento ed essere giudicati dagli altri come dei perditempo, soprattutto da famiglie particolarmente tradizionalisti e conservatrici.

La creatività, secondo Jung, è appunto uno di quegli aspetti dell’uomo che ha a che fare con l’Ombra, poiché la esprime. Vash e Knives sono nella trama di Trigun un tutt’uno diviso in due, una personalità che dovrebbe essere unica, o meglio, due personalità che dovrebbero avere un rapporto armonioso, ma qualcosa poi va storto, l’Ombra, ovvero Knives, si allontana sempre di più da Vash, così come quest’ultimo si allontana sempre di più dall’altro.

I due personaggi sono totalmente contrapposti, abbiamo quindi anche il tema del Doppelganger, del doppio, del gemello malvagio, che è proprio quello che è Knives in Trigun.

Nella trama di Trigun i due, affinché il pianeta si salvi, l’ecosistema funzioni, farebbero molto meglio a collaborare, immaginiamo il pianeta desertico come una personalità, funzionerebbe meglio se Vash e Knives non fossero in perenne lotta tra di loro.

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Nell’ambito dell’esoterismo il Doppelganger è il contrario del daimon socratico, che è ciò che c’ispira verso il nostro talento, la nostra vocazione, per realizzare l’eudaimonia, ovvero la realizzazione di se stessi, la felicità, in un certo senso molto greco e molto antico.

Esso è un’entità malvagia che accompagna l’individuo per tutta la sua esistenza, come Knives con Vash, offuscandone la coscienza, la volontà, gli ideali, i pensieri. Quello che fa Knives per tutto Trigun è cercare di distruggere gli ideali e la volontà di Vash per degradarlo, per distruggerlo, per dimostrargli che gli uomini sono malvagi e che meritano quel pianeta inospitale.

Il Doppelganger toglie la speranza all’individuo, così come Knives più volte fa soffrire Vash, ma quest’ultimo, stoicamente, incredibilmente, follemente, continua nel credere in quello che gli ha insegnato Rem quand’era bambino.

Eterna sofferenza a Vash the Stampede, dunque? Sì, se Vash ad un certo punto non decidesse di fare i conti con la parte di se stesso, del suo vissuto, che meno gli assomiglia, e che meno lo rappresenta, ma che ha il suo stesso volto.

Vash si scontra perennemente con la tentazione di risolvere i duelli con la morte dell’avversario, ma cerca in tutti i modi di evitarlo, proprio per non diventare come Knives. D’altro canto Knives ha una paura folle di dare fiducia ad un altro essere umano, e ha anche i suoi buoni motivi, è spietato fino al midollo, per non essere come Vash. La parte in luce e l’Ombra devono fare i conti. Se Vash continuasse a scappare da Knives e dal suo passato, allora sì che avrebbe solo una sofferenza eterna, una persecuzione continua da parte del suo Doppelganger, il suo gemello Knives.

Trigun Stampede è disponibile in streaming su Crunchyroll.

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