I primi due film di Avatar hanno avuto come narratore Jake Sully, il personaggio interpretato da Sam Worthington (doppiato in italiano da Francesco Pezzulli), ma dal terzo film le cose cambieranno. A rivelarlo è stato il regista e sceneggiatore dei film, James Cameron, durante un intervista a “Soundtracking With Edith Bwoman”.
Cameron si è lasciato scappare che ogni sequel avrà un narratore differente. Il narratore del terzo capitolo – che secondo i leak sarà intitolato The Seed Bearer – sarà Lo’ak, il figlio di mezzo di Jake e Neytiri (interpretato da Britain Dalton tramite motion capture e doppiato in italiano da Tito Marteddu).
“Quando il polverone si sarà diradato, prenderò un momento per valutare quello che le persone hanno amato nel film, e poi potrei tornare ad armeggiare ancora un pochino con Avatar 3 […] “Potremmo tornare indietro e cambiare alcune cose qui e là. Non sarebbe un cambiamento radicale, ma forse un modo per sintetizzare quello a cui le persone stanno rispondendo. Ad esempio, Lo’ak è emerso davvero come un personaggio con cui la gente si è trovata bene. Quindi potrei trovare un modo per… È già il narratore. Sto rivelando qualcosa, ma è OK. Penso possa essere intrigante per le persone pensare a quello che succederà. Jake è stato il nostro narratore nei primi due film, e avremo un narratore differente in ognuno dei futuri capitoli. Vedremo la storia tramite gli occhi di personaggi diversi. Il terzo sarà tramite gli occhi di Lo’ak”.
Quello che sappiamo su Avatar 3
Il terzo capitolo di Avatar è al momento in post-produzione, e la sua uscita nei cinema è attualmente prevista per il dicembre 2024, Non si sa ancora molto sul film, se non che includerà il debutto di una nuova tribù di Na’vi, quella del fuoco. A differenza di tutte le altre tribù incontrate da Jake e famiglia, questa non sarà amichevole, e sembra avrà un ruolo antagonistico come Quaritch.
Al momento l’attuale durata del film è di 9 ore, e Cameron vuole mettere gli effetti speciali per tutto il film, prima di decidere quali parti tagliare.
Fonte: Variety.