La società mineraria statale svedese LKAB ha identificato depositi significativi di elementi di terre rare nell’area di Kiruna, città della Svezia oltre il circolo polare artico e già nota per i suoi ricchi giacimenti di ferro.
Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica: sono metalli oggigiorno essenziali per la produzione di veicoli elettrici e turbine eoliche.
Dopo il successo dell’esplorazione, l’azienda stima che nel sito siano disponibili risorse minerarie di terre rare superiori ad un milione di tonnellate: sarebbe e il più grande deposito conosciuto del suo genere in Europa.
A dare la notizia è stata l’azienda stessa con un comunicato, giovedì scorso:
“Questa è una buona notizia per l’Europa e il clima. Questo è il più grande deposito conosciuto di elementi di terre rare nella nostra parte del mondo e potrebbe diventare fondamentale per consentire la transizione verde. Ci troviamo di fronte a un problema di approvvigionamento. Senza miniere, non ci possono essere veicoli elettrici”
Jan Moström, Presidente e CEO di LKAB
I risvolti geopolitici
Secondo la valutazione della Commissione europea, la domanda di elementi di terre rare dovrebbe aumentare di oltre cinque volte entro il 2030. Questa crescita della domanda porterebbe numerosi risvolti in un momento di crescenti tensioni geopolitiche come il nostro.
Infatti nessun elemento di terre rare viene attualmente estratto in Europa, sicché il nostro continente dipende dalle importazioni di questi minerali, un fattore che aumenta la vulnerabilità dell’industria europea.
Se riguardo alle risorse petrolifere questa vulnerabilità si è vista con le attuali tensioni con la Russia, riguardo alle terre rare a dominare il mercato mondiale c’è la Cina, dove viene prodotto il 60% delle terre rare.
In tale contesto, la scoperta del giacimento in Svezia può rappresentare una riduzione della dipendenza europea dalla Cina.
Una lunga strada per la miniera
L’entusiasmo però deve arrendersi ad un’evidenza: la strada per una possibile estrazione dei metalli è lunga. Il primo passo è una richiesta di concessione di sfruttamento del giacimento per indagare sulle condizioni per l’estrazione. Il piano è di poter presentare una domanda per una concessione di sfruttamento nell’anno corrente.
LKAB ha già iniziato a preparare scavi a una profondità di circa 700 metri nella miniera esistente di Kiruna verso il nuovo deposito per condurre ulteriori ricerche. La distanza di questi percorsi sotterranei per arrivare al nuovo deposito è di diversi kilometri.
“Se guardiamo a come hanno funzionato altri processi di autorizzazione all’interno del nostro settore, ci vorranno almeno 10-15 anni prima che possiamo effettivamente iniziare a estrarre e fornire materie prime al mercato”
Jan Moström
L’estrazione stessa delle terre rare può danneggiare molto l’ambiente, e l’UE ha cercato sempre di scoraggiare miniere invasive. Perchè la miniera di terre rare di Kiruna diventi possibile, per questo LKAB spera che i rigorosi processi di autorizzazione per l’estrazione mineraria all’interno dell’UE possano essere accelerati.