La posizione di Andrew Tate sembra aggravarsi ogni giorno che passa. La testata giornalistica Vice sembra essere riuscita a raccogliere alcune conversazioni piuttosto pesanti che potrebbero supportare alcune delle accuse per le quali l’influencer si trova al momento in arresto in Romania, tra cui quella di stupro.
Difatti, secondo l’indagine di Vice esistono delle conversazioni in cui Andrew Tate avrebbe ammesso di aver violentato una delle donne che l’ha denunciato nel 2013, fornendo così una grossa prova rispetto alla sola dichiarazione della donna.
I messaggi sia scritti che vocali a supporto di ciò sarebbe parecchi, e in uno di questi Tate dichiarava: “sono una persona cattiva? Perché più non ti piaceva, più mi divertivo. Ho fott*****e amato quanto lo odiassi. Mi ha eccitato”.
I messaggi i Tate raccolti da Vice
Negli scorsi giorni sono state altre le denunce rese pubbliche e riferite alla persona di Tate. In particolare, due donne hanno rilasciato alcune dichiarazioni in merito a delle violenze sessuali subite da Tate nel 2015. Le donne avevano già provato all’epoca a dare la loro testimonianza contro Tate, ma la polizia ha impiegato ben 4 anni per riuscire a coinvolgere i pubblici ministeri.
Poi nel 2019, quando il caso è finalmente passato nelle mani delle autorità, queste si sarebbero rifiutate di perseguire l’uomo poiché mancava una reale prospettiva di condanna.
Riferendosi al caso in questione delle conversazioni raccolte da Vice, poiché l’unica difesa che ha portato avanti fino a questo momento l’avvocato dei fratelli Tate parla di “mancanza di prove” oltre alle dichiarazioni delle accusanti, queste chat potrebbero effettivamente cambiare le cose.
La donna della chat ha raccontato di conoscere Tate dal 2009, e di aver iniziato una relazione con lui nel 2013. I primi tempi della relazione però, quando la donna non aveva ancora acconsentito ad avere rapporti con Tate, la vittima racconta che Tate l’avrebbe costretta strappandole di dosso i pantaloni.
I messaggi di Tate erano tutti piuttosto denigratori e svilenti verso la donna. In particolare, in uno di essi Andrew Tate scriveva chiaramente “adoro st*prarti”, “i mostri sono mostri, quando sei sotto il mio controllo faccio ciò che voglio”, “eri la mia p***ana quando ho avuto le mani su di te”.
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