TikTok e la sua censura sembrano agire senza un criterio ben preciso, come già è stato osservato altre volte. Non sempre il social censura ciò che richiedere realmente un intervento, e in altri casi invece vengono oscurati contenuti che in realtà non presentano elementi oggettivamente bannabili.
Questa volta, a mettere ulteriormente alla prova la censura del social cinese è stato il video di una ragazza di 16 anni, vincitrice di diversi concorsi di bellezza, che desiderava semplicemente creare consapevolezza in merito a un problema che accomuna moltissimi adolescenti e giovani adulti: l’acne.
Peccato che proprio la presenza di tale condizione dermatologica sul suo volto ha fatto sì che TikTok riconoscesse le immagini del video come contenuto raccapricciante e costandole un ban sulla piattaforma, secondo quanto ricostruito dall’influencer.
L’ironia della punizione di TikTok
La ragazza, di nome Eva, ha partecipato a diversi concorsi di bellezza. e aveva deciso di sfatare alcuni dei miti che coinvolgono le condizioni della pelle più comuni quali l’acne. Questa patologia, già circondata da numerosi stigmi e che spesso imbarazza quotidianamente molti di coloro che la presentano, meriterebbe maggiore accettazione. Il proposito di Eva era proprio far conoscere a più persone cosa sia veramente questa patologia dermatologica e da cosa derivi.
Nel video su TikTok, Eva si mostrava molto trasparente sull’argomento e mostrava la sua pelle senza trucco, con i brufoli. È proprio questa l’immagine che ha portato poi il social a eliminare il profilo della ragazza, etichettando il contenuto come raccapricciante e dunque non conforme alla permanenza della creator sulla piattaforma.
La ragazza, che è l’attuale Miss Teen Galaxy York, ha detto alla BBC di aver sofferto di acne cistica per più di due anni. Grazie ad un trattamento ad hoc, è riuscita a migliorare sensibilmente la sua pelle anche se le sono rimaste alcune cicatrici.
Fortunatamente, da quell’incidente pare che un portavoce di TikTok si sia reso conto dell’errore. Il profilo della ragazza è dunque stato ripristinato, ma rimane piuttosto ironico il fatto che una condizione patologica della pelle ormai così diffusa sia stata considerata al pari di un contenuto da bannare per il social.
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