Dragon Ball Super: Super Hero è arrivato finalmente anche in Cina. Sono passati diversi mesi dal rilascio del film in Italia e in gran parte degli altri paesi del mondo, ma nello stato governato da Xi Jingping l’ultimo film del franchise è giunto solamente ora nelle sale del paese.
Come sappiamo, il paese attua una dura censura nei confronti di gran parte dei prodotti d’intrattenimento. Ebbene, anche Super Hero non fa affatto eccezione. Il paese si è preso diverse “libertà” nei confronti del film di Toei Animation, innanzitutto cambiandone parte del nome. Infatti, in Cina il film è Dragon Ball Super: Super Android, non Super Hero come siamo abituati a ricordare.
Ma oltre a ciò, sono state apportate delle modifiche anche su alcune delle scene del film, come d’altronde ci si aspetterebbe dal paese. Ad esempio, una delle scene più note che vedono Bulma protagonista è stata censurata.
La censura cinese colpisce ancora
La scena in questione è quella in cui Bulma espone il desiderio che vorrebbe vedere realizzato grazie al Dio Drago attraverso le sfere che sta custodendo. Sappiamo nella serie Bulma ha sempre voluto utilizzare le Sfere del Drago per ragioni superficiali, e stavolta voleva usarle per migliorare il suo (non più così giovane) aspetto, in particolare il suo “lato b”.
La scena vede la donna indicare proprio il suo sedere con la mano nel film originale. In Cina, l’inquadratura è stata ristretta e anche se Bulma riferisce ugualmente il suo desiderio, non si vede in alcun modo il suo sedere. Tra l’altro, è interessante notare che nel trailer cinese del film la scena è stata invece lasciata tale e quale all’originale, per qualche ragione.
Secondo quanto viene riferito su Twitter, non sarebbe nemmeno l’unica scena censurata del film. In un altro momento del film originale di Super Hero, l’inquadratura si concentra sempre sul sedere di Bulma mentre questa è occupata a cercare sotto un tavolo il dispositivo che le permette di comunicare con Whis. Nel film cinese, anche questa scena sarebbe stata eliminata. Probabilmente, i censori cinesi hanno ritenuto la scena piuttosto inappropriata sia per le leggi che governano il paese, che in considerazione del pubblico al quale è rivolto il film.
Come sappiamo, nel paese la pornografia è illegale. In particolare, il codice penale proibisce di mostrare materiale osceno o esplicito, e coloro che non ottemperino a questa norma possono anche essere condannati all’ergastolo in base alla gravità della questione.
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