Se si cerca un luogo online dove si preferirebbe sicuramente evitare di diffondere i propri dati personali più importanti, siti con contenuti per adulti come PornHub et similia sono certamente quelli che verrebbero subito in mente.
Spesso, il metodo di verifica impiegato da queste piattaforme è piuttosto semplice e superficiale, chiedendo semplicemente d’inserire la propria data di nascita per oltrepassare le restrizioni imposte dal sito.
Tuttavia negli Stati Uniti, in Louisiana, questa prassi è stata ufficialmente rottamata, passando invece ad un controllo molto più serio e “certo” per poter verificare se chi sta avendo accesso a PornHub è davvero maggiorenne o meno.
Gli americani dicono addio agli accessi liberi ai siti come PornHub
Questa legge, denominata “Act 440”, è entrata in vigore a cominciare dal 1 gennaio del 2023, e riguarda tutti i siti che contengono una percentuale pari o maggiore al 33,3% di contenuti pornografici. Non è stato specificato come verrà calcolata questa percentuale, e nemmeno come dovrebbero comportarsi coloro che vogliono accedere a siti con una percentuale maggiore di contenuti espliciti ma non sono disposti di documenti di riconoscimento validi.
Su Twitter, un utente ha voluto mostrare come funziona adesso l’accesso a PornHub in Louisiana, pubblicando un video sul social mentre esegue la procedura richiesta adesso sul sito.
Per quanto riguarda la sicurezza dei propri dati, PornHub dichiara come essi non vengano raccolti in alcun modo durante quest’operazione, e che il procedimento viene effettuato da servizi affidabili e specializzati nella verifica dell’età degli utenti online.
Ciononostante, è chiaro che l’utenza provi più che qualche perplessità nel dover fornire i dati presenti in documenti ufficiali, come la propria carta d’identità, patente o passaporto, solo per accedere ad un sito pornografico.
In aggiunta, il senatore dello Utah Mike Lee sembra favorire questo nuovo tipo di verifica, e ha quindi proposto una legge che andrebbe a richiedere lo stesso procedimento per l’accesso ai siti web su scala nazionale.
Detto ciò, sembra che l’utenza in Louisiana abbia già trovato alcuni modi per bypassare le restrizioni all’accesso:
“Se usi il tuo cellulare con il WiFi disattivato, non dovresti avere problemi perché molto probabilmente i server che usano per i dati provengono da fuori dallo Stato”.
“Sono curioso di sapere se questo può essere aggirato con una VPN? In tal caso, mi chiedo se ciò abbia qualcosa a che fare con la protezione reale dei minori e non più con la raccolta e il monitoraggio dell’attività web.”
“Ovviamente una VPN può fare ciò che dici, e non dimenticare che c’è anche il dark web. E, naturalmente, hai ragione sul monitoraggio, ecc.”