La forza raggiunta dai protagonisti di One Piece, oltre che da alcuni importanti pirati presenti all’interno del mondo che ha creato Eiichiro Oda, ha condotto ad uno scossone decisamente potente la società che sino a poco tempo prima si trovava a vivere in modo più o meno stabile.
La gerarchia tra le varie forze e fazioni, e i poteri di cui ogni gruppo era investito, consentiva alle persone più influenti di governare i quattro oceani senza ricevere alcun disturbo, e mantenere una sorta di atmosfera pacifica attraverso il globo. Certo, c’erano quei pochi occasionali screzi, e non sempre le interazioni tra una parte e l’altra si concludevano in modo ottimale, ma perlomeno vi era un “finto” senso di sicurezza che permetteva di far sembrare tutto più o meno in ordine.
Da quando però Barbabianca e gli altri pirati hanno portato a compimento l’assalto a Marineford, tutto è cambiato drasticamente. Gli Yonko si sono fatti ancora più potenti, e alcuni di questi si sono anche trovati ad essere abbattuti dai nuovi pirati in ascesa.
Nuovi pericoli, nuovi rischi
Shanks il Rosso è diventato uno dei pirati più forti e stimati, temuto dagli Ammiragli e vicino in qualche modo al Governo Mondiale, tanto da poter conversare con i Cinque Astri della Saggezza; Luffy ha accumulato sotto la sua ala un numero di alleati impressionanti e decisamente importanti; Barbanera è al comando della ciurma più micidiale mai vista prima, oltre che in possesso di Frutti del Diavolo dai poteri pericolosissimi; Buggy, Crocodile e Mihawk hanno aperto la caccia alla Marina.
Durante lo sviluppo della storia Oda si è concentrato molto di più nel mostrarci i vari Yonko. Oltre ad avere enormi aspettative per Shanks sin dall’inizio, abbiamo avuto la possibilità di comprendere più approfonditamente Kaido e la sua forza incommensurabile e Big Mom e la sua enorme longevità, capace inoltre di tenere testa in qualche modo all’ex compagno di ciurma nominato prima.
In contrasto, per quanto riguarda nuovi scontri con gli Ammiragli che all’inizio del manga sembravano la minaccia più enorme per Luffy e compagnia, Oda ci ha lasciato piuttosto a bocca asciutta. Le scene più rilevanti che abbiamo avuto nei loro riguardi sono avvenute prima del salto temporale, quando neanche ancora conoscevamo l’Haki, e i Mugiwara erano solo all’inizio del loro sviluppo.
Il loro aspetto meno imponente e “minaccioso” e i vari momenti statici in cui sono apparsi per tutti questi anni hanno portato i fan a prenderli estremamente sottogamba, se comparati alle numerose temibili figure apparse nel Nuovo Mondo. Ecco perché adesso che Akainu sembra finalmente pronto a far scendere nuovamente in campo la Marina con Kizaru, in molti non sembrano affatto turbati dai possibili risvolti, anzi, pregustano già la vittoria schiacciante di Luffy.
Eppure, anche se Kizaru non si è mostrato troppo negli ultimi tempi, abbiamo avuto sufficienti episodi in One Piece in cui l’Ammiraglio metteva in mostra la sua pericolosità. Nella lotta contro Barbabianca si è visto capace di usare un Haki avanzato insieme ad Akainu e Aokiji, sia per quanto riguarda quello dell’Armatura, che per quello dell’Osservazione; in aggiunta, sempre a Marineford è rimasto tra le poche persone che non hanno subito alcun danno durante la battaglia, ed ha inflitto importanti danni a Barbabianca.
Il suo Frutto lo porta a raggiungere la velocità della luce, e il potere dei raggi che riesce a lanciare è così grande da essere sfruttato anche per le devastanti armi create da Vegapunk, i Pacifista. Non lo abbiamo mai visto in situazioni che lo hanno portato a preoccuparsi in modo tangibile, e l’unico momento in cui è forse apparso un minimo in difficoltà è stato quando si è scontrato con Rayleigh.
Sempre Kizaru si era proposto di dirigersi a Wano per sistemare le cose dopo aver saputo dell’alleanza tra Kaido e Big Mom, e forse il suo intervento avrebbe portato la battaglia di Onigashima ad un risultato potenzialmente molto differente (e a una figuraccia in meno per quanto riguarda la Marina e Ryokugyu).
Insomma, Kizaru potrebbe essere colui che redimerà il nome degli Ammiragli e dell’Organizzazione di cui sono a capo, rimediando ad alcune mancanze incresciose che hanno avuto luogo dopo il salto temporale.
In ultima battuta, anche Garp adesso potrebbe aggiungersi per ridare un’immagine più “degna” alla Marina. Le sue intenzioni nel voler andare da Barbanera per salvare Coby, suo allievo adesso denominato anche “l’eroe di Rocky Port” e quindi amato dalla popolazione, di certo saranno una dimostrazione di come la Marina non solo non teme i pirati più prominenti che erano presenti nella oramai scomparsa “Flotta dei Sette”, ma non ha alcuna riserva nemmeno per quanto riguarda gli Yonko più terrificanti.
