Jamie Foxx è il protagonista di Django Unchained e durante una nuova intervista/intervento riportato da Faroutmagazine ha svelato e discusso della sua esperienza sul set con Quentin Tarantino, definendo il noto regista un vero e proprio tiranno.
Senza ombra di dubbio Django è uno dei film più belli del famoso cineasta e oltre Foxx nel cast troviamo anche Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio e Samuel L. Jackson, tutti e tre in grandissima forma, specie se consideriamo anche l’esigenza di Tarantino per quanto riguarda la recitazione dei suoi attori/personaggi.
Come accennato dal titolo durante un nuovo intervento di Foxx abbiamo scoperto che sul set le cose non era così semplici. Ecco le parole al The Howard Stern Show dove il protagonista di Django ha raccontato un aneddoto legato alla critica di Tarantino verso lo stile del suo personaggio.
Django Unchained, Jamie Foxx su Quentin Tarantino: “Era un tiranno sul set”
“Era un tiranno. Diceva di non rovinare il suo film. Entrando nel mio camerino mi disse di chiudere la porta e iniziò col criticare il mio modo di fare: “Che cos’era quello? Lo sapevo che avrei avuto questo problema e ora ascoltami: devi essere uno schiavo, perché stai interpretando quello. Uno schiavo non è figo, non sa leggere e non arriva con abiti firmati e un jet privato su un set del genere. Non sei Jim Brown, sei solo uno schiavo ora, dopo diventi l’eroe”.
Insomma è ormai risaputo in realtà che lavorare con Quentin Tarantino non è facile e proprio per questo probabilmente ogni suo film è davvero unico. Con questo modo di fare è come se mettesse gli attori sotto una posizione sì scomoda e poco confortevole ma anche di “vantaggio” in un certo senso visto che i medesimi tirano fuori il meglio di sé.
Se ci pensate ogni attore all’interno del cast dei film di Tarantino si spinge sempre oltre ogni limite e tira fuori una performance straordinaria. Infatti qualsiasi attore presente all’interno di uno dei suoi film riesce sempre a “distaccarsi” dai personaggi precedenti interpretati in altri film rendendo così il tutto davvero unico. Voi cosa ne dite dell’aneddoto?
