Greta Thunberg è sicuramente tra i personaggi più noti e rilevanti degli ultimi anni. Eletta come “Person of the Year” dal Time nel 2019, l’attivista svedese ha iniziato le sue campagne contro il riscaldamento climatico nell’agosto 2018. Da allora sono nati i Fridays for future, movimenti di protesta e sciopero tenuti dai giovani per portare all’attenzione del mondo i problemi legati al clima.
In molti non sono d’accordo con le idee di Greta Thunberg o comunque non condividono le stesse preoccupazioni verso il riscaldamento climatico. Tra queste persone troviamo sicuramente Andrew Tate, che non manca mai di sfoggiare la sua ricchezza e in generale di far discutere il web con in i suoi post provocatorif.
L’ultimo in ordine di tempo risale a due giorni fa e sarebbe passato inosservato se Tate non avesse taggato proprio Greta Thunberg. Alla provocazione del social influencer ha risposto l’interessata, non mandandogliela a dire.
Il duello a distanza tra Greta Thunberg e Andrew Tate
Tutto è incominciato con un post di Andrew Tate, dove ha taggato per l’appunto l’attivista svedese. Innanzitutto, l’influencer ha dichiarato di possedere “33 macchine”, come per esempio una Bugatti con un motore w16 8 litri quad turbo e due Ferrari 812 competizione. In chiusura del post, Tate ha chiesto a Greta Thunberg di passargli il suo indirizzo email, così da inviarle la “lista completa” della sua collezione di auto e i dati delle loro “enormi emissioni”.
L’attivista svedese non ha mancato di rispondere alla provocazione di Andrew Tate, con il seguente messaggio:
La risposta piccata della Thunberg ha fatto il giro del mondo ed è diventata virale. E ha scatenato diverse polemiche, con persone che sono rimaste neutre, altre si sono schierate con lei e altre hanno soprattutto “difeso” Tate. In sostanza, queste ultime persone hanno criticato la risposta della Thunberg, perché un esempio di “body shaming”. E infatti diverse testate internazionali e non hanno riportato la replica della Thunberg traducendola in “ce l’hai piccolo”.
In verità, il termine “Small Dick Energy” non si riferisce direttamente alle dimensioni fisiche del membro maschile. Piuttosto, il concetto si traduce come “Complesso del Pene Piccolo” e descrive una persona che adotta atteggiamenti spavaldi e vanitosi, a fronte di una mancanza di fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.
Ad ogni modo, poche ore dopo Andrew Tate ha replicato a sua volta al messaggio dell’attivista. Sempre su Twitter l’influencer ha caricato un video di 2 minuti in cui risponde e mette in discussione le idee della Thunberg sul clima:
Mentre fuma un generoso sigaro, Tate riassume le vicende delle ultime ore, riportate dalla stampa “mainstream”. In maniera provocatoria, teorizza che Greta Thunberg sia stata indottrinata dalla “matrice globale”, senza che ne sia consapevole:
[Rivolgendosi agli utenti che vedono il video, n.d.a.] Qualcuno le ha parlato e l’ha persuasa a provare a convincerti di implorare i governi a tassare te in povertà, per far smettere al Sole di essere caldo.