L’apparizione di Vegapunk in One Piece simbolizza un risvolto molto importante per la serie, premesso da Oda numerosi anni fa e infine presentatosi davvero ai nostri occhi. Il geniale scienziato è stato colui capace di ricreare i Frutti del Diavolo sfruttando le sue numerose ricerche sui fattori genetici, producendo risultati incredibili.
Non solo è stato in grado di prendere un’abilità appartenente ad un Frutto del Diavolo e a replicarla in modo artificiale, ma con i Seraphim pare sia anche stato capace di strutturare il loro stile di combattimento attraverso dei Frutti veri e propri prodotti da lui.
All’interno del capitolo 1070, Vegapunk spiega in che modo queste creazioni siano possibili, facendo capire anche come la difficoltà sia diversa a seconda della tipologia dei Frutti del Diavolo. In tutto ciò, ci rivela anche come vi sia un tipo davvero ostico da riprodurre, ma mentre ne parla sembra molto restio nel pronunciarsi ulteriormente sulle motivazioni.
La maledizione dei Rogia
I Frutti Zoan, i quali contengono una volontà “propria” e forniscono proprietà e aspetti animaleschi, appaiono come quelli più “semplici” da ricreare; inoltre, nonostante vi siano delle difficoltà per gli Zoan Mitologici, e Vegapunk consideri un fallimento quello di Kaido per via della colorazione errata del drago, alla fine è stato davvero capace di creare anch’essi, una delle tipologie più rare nel mondo di One Piece.
Anche i Paramisha sono meno difficili, poiché necessitano solamente il fattore genetico dell’utilizzatore (in soldoni, il suo DNA). Essi donano un potere sovrumano che può portarli ad influenzare l’ambiente, delle sostanze, o il loro stesso corpo, e sono sia i più comuni, che i più “straordinari” per la loro versatilità.
Ma per quanto riguarda i Rogia, la faccenda si fa complicata. Permettono di manipolare un elemento facente parte della natura, e il corpo di chi utilizza può a sua volta trasformarsi in esso; tuttavia, Vegapunk sostiene cupamente come sia impossibile replicarlo, senza aggiungere molte altre informazioni.
Ma quale può essere il motivo per cui è impossibile realizzarli? Può darsi che ciò abbia a che vedere con la natura in sé, o con la mancanza di volontà al loro interno: gli Zoan sono capaci di animare gli oggetti attraverso la propria volontà, e i Paramisha potrebbero trasporre il DNA di un utilizzatore, e dunque anche la sua volontà.
Seguendo questo pattern, per essere replicati anche i Rogia dovrebbero trasportare una volontà. E se a impedire ciò sia proprio il fatto di essere degli elementi strettamente legati alla natura, la stessa che ha portato a maledire i Frutti del Diavolo usando il mare come punizione?
I Frutti del Diavolo sono già di per sé degli elementi innaturali, e arrivare a replicarli potrebbe essere un atto che la natura condanna ancora più fortemente.
Può darsi che Vegapunk abbia tentato di produrre un Rogia, e il risultato sia stato qualcosa di abominevole e terrificante, tanto da portarlo a non voler parlare dei possibili effetti che un Frutto artificiale di questo tipo arrivano a causare su chi se ne nutre.
Detto ciò, la verità arriverà solamente continuando a leggere il manga di Eiichiro Oda: aspettiamo con ansia nuove informazioni, mentre continueremo a speculare su quale potrebbe essere la verità dietro questo nuovo mistero.