L’anime di Chainsaw Man terminerà la prossima settimana con il suo dodicesimo episodio, e in queste settimana abbiamo avuto modo di osservare come la serie abbia in un certo senso spezzato il fandom: una parte elogia la serie come una dell miglior dell’anno, un’altra lo odia a prescindere e un’altra ancora non risulta molto contenta dell’operato di Mappa sulla serie.
Un fan giapponese ha deciso però di prendere provvedimenti: ha creato una petizione per far rifare da capo l’adattamento anime. A differenza di altre piattaforme su Change.org, che spesso scadono nel meme o sono create per memare, questa è stata presentata con motivazioni serie e spiegate nei dettagli.
Secondo l’utente il progetto è un vero fallimento a causa di come il regista Ryuu Nakayama avrebbe interpretato l’opera originale. Il suo obiettivo è quello di presentare questa petizione a Shueisha e Mappa per far rifare il progetto con un regista diverso e che comprenda al meglio l’opera di Tatsuki Fujimoto.
Le critiche dei fan giapponesi all’anime di Chainsaw Man
Vengono poi citate diverse critiche all’anime che sono state scritte da diversi spettatori nei forum giapponesi. Sulla regia di Nakayama viene detto che mina le gag e lo slancio dell’opera originale con la sua eccessiva impronta realistica ed erotica. Per alcuni la serie avrebbe dovuto avere un ritmo e uno stile simili a Dorohedoro (altro anime prodotto da Mappa, basata sull’omonimo manga di Q Hayashida), ai prodotti dello Studio Trigger e ai film di Quentin Tarantino. Altri vorrebbero invece che venisse preservata la composizione registica del manga.
Altre critiche riguardano invece la colona sonora composta da Kensuke Ushio, considerata “impopolare poco memorabile e poco eccitante”, il sonoro in generale (con il suono della motosega di Denji definito blando) e sulla recitazione dei doppiatori (soprattutto quella di Kikunosuke Toya, che secondo molti rende Denji cupo e privo di follia). La performance del cast è stata più apprezzata nella collabororazione tra Chainsaw Man e Monster Strike.
La petizione si concluderà il 31 dicembre, e finora essa ha raccolto più di 700 firme. Su Twitter è stato aperto anche un account dedicato ad essa.
