Negli scorsi giorni, due hacker statunitensi sono stati arrestati dalle forze di polizia per aver hackerato alcune videocamere di sorveglianza Ring, il brand di proprietà di Amazon. Kya Christian Nelson e Thomas Andrew McCarty, questo il nome degli accusati, avrebbero infatti effettuato diverse chiamate alla polizia per denunciare emergenze inesistenti per poi postare l’intervento degli agenti sui social.
Questo fenomeno, chiamato nel gergo dell’internet swatting (da SWAT, una delle unità tattiche della polizia statunitense), consiste nell’indurre l’intervento delle forze di polizia in un dato luogo, attraverso la segnalazione di un falso allarme.
Telecamere Ring violate grazie a Yahoo!
I fatti contestati risalirebbero al 2020. Secondo le ricostruzioni fatte dagli inquirenti, gli imputati sarebbero riusciti a introdursi nelle telecamere Ring rubando il nome utente e la password di decine di account Yahoo!. Successivamente, i due hacker hanno verificato quali di queste credenziali venissero usate per accedere ai servizi di sorveglianza di Ring.
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Arrivati a questo punto, il resto è stato tutto in discesa. È bastato identificare le ignare vittime e le loro abitazioni, quindi fare delle false telefonate alla polizia per stimolare il loro intervento e il gioco è fatto: decine e decine di episodi di swatting da postare sui social network per divertire la folla.
Il tutto è stato condito da scherni verso le forze dell’ordine e da interpretazioni da Oscar per attirare la polizia (uno degli arrestati infatti si sarebbe addirittura finto una bambina in balia di genitori violenti e armati pur di provocare l’intervento delle unità speciali).
I due hacker adesso rischiano grosso
Dopo questa serie di “bravate” Kya Christian Nelson e Thomas Andrew McCarty sono stati accusati di “cospirazione per accedere ai computer senza autorizzazione” e di furto di identità personale. L’ipotesi di conspiracy nel diritto americano è molto simile alla al patto scellerato nostrano, vale a dire un accordo finalizzato a commettere alcuni delitti. I due però non la passeranno liscia, adesso rischiano fino a 5 anni di reclusione.
La cyber sicurezza è così importante che addirittura l’FBI si è spesa a seguito di questi accadimenti: il Bureau federale ha infatti contattato tutti i possessori di videocamere Ring consigliando loro di scegliere password più complesse per evitare nuovi fenomeni di swatting.