La serie di Goat Simulator si è recentemente arricchita con un secondo capitolo, Goat Simulator 3, che già dal trailer d’annuncio allo scorso Summer Game Fest si era presentato come un titolo decisamente sopra le righe come il predecessore. Tutto del gioco sembrava davvero pensato per essere altamente ironico, fin dal titolo stesso, che faceva intendere la presenta di un Goat Simulator 2 che in realtà non esiste.
La campagna marketing del gioco ha mantenuto lo spirito ironico del primo trailer, anche se alcune scelte non hanno proprio fatto piacere a tutti. In un video promozionale, il tema del gioco ha usato infatti del materiale trafugato di GTA6, nuovo capitolo della serie sviluppata da Rockstar. Il gioco è stato vittima di un gigantesco leak nei mesi scorsi, dal quale sono trapelati diversi dettagli sul suo sviluppo.
Rockstar non ha apprezzato la scherzosa scelta degli sviluppatori di Goat Simulator, e ha tempestivamente chiesto la rimozione del video da YouTube e Twitter. Lo spot “incriminato” aveva come protagonista un NPC di nome Shaun, che a un certo punto del video veniva sovrapposto al materiale leakkato del nuovo titolo di GTA. L’account ufficiale di Goat Simulator ha commentato il tweet dedicato allo spot con una gif di una scena de I Simpson in cui Ralph Winchester dice di essere in pericolo.
A proposito di Goat Simulator 3
Goat Simulator 3 è uscito per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC (Microsoft Windows) lo scorso 17 novembre, ottenendo opinioni miste da parte della critica e del pubblico. Ambientato nella fittizia isola di San Angora, il gioco ha una modalità cooperativa a quattro giocatori, a patto che tutti e quattro giochino sulla stessa console (non è previsto ancora il multiplayer cross-platform).
Il gioco contiene anche numerose parodie, tra cui dei livelli che fanno il verso alla serie Wolfenstein, e una modalità storia che nel precedente era assente. L’obiettivo dei giocatori rimane comunque quello di fare casino nei panni di una capra nel setting in cui si svolge il gioco.