Nella giornata di ieri Total Film ha pubblicato l’anteprima di un’intervista a Christopher Nolan, l’acclamato regista che ora è impegnato nella produzione della sua dodicesima pellicola.
Il suo prossimo film, Oppenheimer sarà incentrato proprio su Julius Robert Oppenheimer, il fisico americano di origini ebraiche che ha contribuito in modo significativo alla creazione della bomba atomica.
Accantoniamo i pregiudizi che potremmo avere su un biopic storico. “È una storia di immensa portata e scala”, ci promette Nolan. “È uno dei progetti più impegnativi che abbia mai affrontato per la sua portata e per l’ampiezza della storia di Oppenheimer”.
Il Trinity Test
Per il nuovo film, una scena che avrà un certo impatto sarà quella che porterà sullo schermo del cinema il Trinity Test, vale a dire la prima detonazione di un’arma nucleare della storia, all’interno del Progetto Manhattan per lo sviluppo degli ordigni nucleari.
Il nome in codice del progetto, “Trinity”, fu assegnato da Oppenheimer stesso che si ispirò ad una poesia di John Donne. L’esplosione fu provocata nel deserto di Jornada del Muerto (New Mexico) e liberò un’energia di circa 25 chilotoni, la stessa della bomba lanciata su Nagasaki.
“Credo che ricreare il test Trinity senza l’uso della computer grafica sia stata una sfida enorme da affrontare“, spiega Nolan.
Le nuove sfide
Christopher Nolan si è sempre impegnato nel girare le scene con il massimo realismo: basti pensare alla sequenza di Tenet in cui ha fatto schiantare un vero aereo Boeing 747 contro un edificio, al ribaltamento del camion de Il cavaliere oscuro o alle scenografie dell’astronave di Interstellar con gli esterni stellati proiettati fuori dai finestrini al posto dello schermo blu standard.
Anche Oppenheimer ha offerto al regista nuove opportunità di lavorare su sequenze complesse senza affidarsi alla computer grafica.
“Andrew Jackson – il mio supervisore degli effetti visivi, che ho coinvolto fin dall’inizio – stava valutando come realizzare molti degli elementi visivi del film, dalla rappresentazione della dinamica quantistica e della fisica quantistica al Trinity test stesso, fino alla ricreazione, con la mia squadra, di Los Alamos su una mesa nel New Mexico in condizioni climatiche straordinarie, molte delle quali erano necessarie per il film, in termini di condizioni molto dure là fuori – c’erano enormi sfide pratiche”.
Cosa aspettarsi
Dato l’amore di Nolan per gli effetti pratici tutto ciò non è una totale sorpresa, ma non deve essere frainteso. Non usare la CGI per le riproduzione dell’esplosione del mondo reale è una cosa, ma questo non significa necessariamente che le sequenze non saranno ritoccate in postproduzione.
Ad ogni modo la produzione del film procede positivamente: “Ci sono state grandi sfide logistiche e pratiche. Ma ho avuto a disposizione una troupe straordinaria, che si è dimostrata all’altezza della situazione”, ha detto Nolan.
“Ci vorrà ancora un po’ prima di finire”, spiega Nolan “ma di certo, mentre guardo i risultati e metto insieme il film, sono entusiasta di ciò che la mia squadra è riuscita a realizzare” Senza dimenticare il cast stellare che coinvolto.
Infine sottolineiamo che il trailer del film arriverà domani, giacché sarà proiettato nelle sale prima di Avatar: la Via dell’Acqua. Oppenheimer arriverà nelle sale il prossimo 21 luglio.