One Piece Red è ormai finalmente in procinto di mostrarsi nelle sale italiane dopo quel piccolo assaggio avuto a novembre con l’anteprima in lingua originale. Adesso potremo andare a vedere in che modo Eiichiro Oda ha voluto narrare la storia che collega uno dei personaggi più amati ed importanti per la serie, Shanks il Rosso, con quello che è un personaggio del tutto nuovo, ovvero Uta.
Sorvolando sulle discussioni riguardo gli elementi della trama e dei legami che Uta ha con i vari personaggi che appaiono all’interno della storia, in generale One Piece Red è stato protagonista della maggior parte delle interviste rilasciate da Eiichiro Oda in questi ultimi mesi. Ciò è più che comprensibile, visto che anche un mangaka affermato come lui deve pur sempre fare un po’ di pubblicità al film della sua opera, e dopotutto One Piece Red è un lungometraggio che tutto sommato dovrebbe essere visto da tutti i fan di One Piece.
All’interno di questo film possiamo osservare una particolare attenzione verso il lato musicale, ma oltre a ciò ci sono in realtà ulteriori aspetti che risultano altrettanto curati: le espressioni che Uta va a presentare nel corso della storia.
Le parole dello sceneggiatore di One Piece Red
Tsutomu Kuroiwa è stato lo sceneggiatore che si è occupato della stesura della storia di One Piece Red. In passato avevamo parlato di come egli abbia voluto realizzare la relazione che ha riguardato un Mugiwara e un membro della ciurma di Shanks il Rosso, ovvero Usopp e Yasopp. Il figlio e il padre non s’incontrano ormai da un bel po’ di anni, e nonostante tutto essi si trovano decisamente in sintonia mentre si sono trovati ad attaccare il demone che si stava impossessando di Uta.
La coppia di cecchini però non è l’unico elemento che risalta nel film: in un’intervista, Kuroiwa ha affermato di essere rimasto affascinato dalle espressioni facciali di Uta. Egli ha raccontato come il regista, Goro Taniguchi, sia stato particolarmente bravo a realizzare le espressioni dei personaggi, e quelle che sono state utilizzate per Uta sembravano essere connesse in modo profondo a ciascun frase di dialogo che veniva pronunciata.
Kuroiwa sostiene come all’inizio potrebbe essere difficile rendersene conto, ma una volta che si conoscono ulteriormente le vere intenzioni di Uta, si arriva così a visionare il significato dietro ogni espressione: per lo sceneggiatore questo è uno dei motivi che spiega come mai alcuni fan finiscano con l’andare a vedere il film una seconda o terza volta.
Oltre alle espressioni, anche gli occhi giocano un ruolo importante: il character design di Uta la porta a nascondere il suo occhio sinistro, e il regista Goro Taniguchi spiega come spesso le persone che vogliono “nascondere qualcosa” usino i loro capelli, inoltre, egli ritiene che davanti al pubblico, gli occhi del personaggio generino spesso una forte impressione.
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