Un recente studio sembra dimostrare una verità piuttosto inquietante per quanto riguarda l’attività dei gamer online e il modo in cui ci si approccia verso il genere dei videogiocatori, che esso sia maschile o femminile.
Nello studio di Women in Games Argentina viene esaminata l’esperienza delle videogiocatrici, mostrando la differenza tra ciò che ci si può aspettare nei titoli PvP a squadre quando si è un uomo, in contrasto a quando si è una donna. Women in Games ha portato diversi streamer argentini a giocare a Valorant usando in primo luogo la loro voce naturale, e poi modulando la voce in modo che essa sembrasse quella di una donna: possiamo così osservare un’esperienza decisamente diversa tra le due situazioni.
Il video ci fa vedere alcune testimonianze da parte di gamer donne: una di loro afferma di non essere mai stata presa sul serio nel corso delle partite online, mentre un’altra afferma di sentirsi spesso molto nel panico quando deve utilizzare le funzioni vocali all’interno del gioco.
La differenza di sesso tra i gamer
Per quanto riguarda i gamer maschi, essi entrano nella partita normalmente, con la chat vocale accesa: viene mostrato così come ogni streamer di sesso maschile diventa oggetto di atteggiamenti ostili, insulti e la maleducazione in generale. C’erano inoltre anche persone che hanno detto agli streamer di “tornare in cucina”, e un commento su come “tutte le donne dovrebbero semplicemente morire”.
Tra insulti e scherni di ogni tipo, tutto ciò appariva già sufficientemente brutale nei confronti di una persona: essere percepiti come delle donne, però, ha fatto una differenza tangibile nel modo in cui ogni partita è stata giocata. In un gioco a squadre, dove la collaborazione è fondamentale, essere trattati in questa maniera vuol dire portare a casa dei risultati decisamente poco positivi.
Un gamer, Alfredito, ha praticamente sovvertito la sua tipica performance di gioco quando si è trovato ad usare il modulatore vocale, passando dall’ottenere 15 uccisioni e due sole morti in un match, ad arrivare a sole 3 morti e 16 uccisioni. Alla fine di tutto, lo streamer ha detto di non essere in grado d’immaginare di dover vivere ogni giorno un’esperienza del genere.
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