La produzione di One Piece Red, il nuovo film del popolare franchise di Eiichiro Oda, ha trovato impegnato anche l’autore stesso per la prima volta. Questo suo ruolo lo ha condotto a dover lavorare assiduamente anche a lfilm, valutando i personaggi e la storia che lo staff andava a strutturare, e al contempo proseguendo la storia di Wano nell’arco degli ultimi anni.
Questo grosso impegno è stato anche uno dei motivi che lo hanno costretto a prendersi una pausa di un mese durante l’estate: tutti ricordiamo le sue parole rilasciate poco prima della conclusione di Wano, nel quale egli spiegava come l’arco fosse pronto per la sua fine. Ma prima di ciò, egli avrebbe necessitato di un momento di stop per riprendersi dalla miriade di progetti che si erano accavallati, tra il live-action, i programmi per i festeggiamenti dei 25 anni di One Piece, Wano e appunto One Piece Red.
Wano si è trovato ad andare avanti per ben quattro anni, ed è uno degli archi più longevi di sempre nel manga; tuttavia, questa sua nomea porta con sé anche diversi aspetti critici, specialmente per il ritmo molto “rilassato” in cui si sviluppa la storia. Eppure, One Piece Red potrebbe essere stato ideato seguendo proprio la rivelazione di questi problemi: imparando dai propri errori, Oda ha così creato un film che può rimediare ai fattori più problematici presentati nell’ultimo arco.
One Piece Red e lo sviluppo narrativo di Eiichiro Oda
Sebbene sia ambientato il quello che appare un periodo di tempo precedente Wano, One Piece Red riesce a sistemare alcuni dei problemi più grandi visti all’interno di quest’arco; come abbiamo detto, Oda ha lavorato alla produzione del film nello stesso periodo di tempo in cui è andato a narrare la saga dei samurai, e anche se non è chiaro se ciò sia stato fatto di proposito o meno, con One Piece Red egli ha preferito non effettuare alcuni degli errori visibili in Wano.
Presentandosi come un film, la velocità d’esecuzione di One Piece Red si mostra decisamente meglio gestita rispetto a Wano: la suddetta saga ha avuto uno sviluppo molto a rilento, concentrandosi sul paese di Wa e andando a dilungarsi e perdersi in svariate questioni anche relative ad altri personaggi prima di poter giungere finalmente all’attacco all’isola in cui risiedeva Kaidou. Anche il combattimento finale a Onigashima ha avuto una durata impossibile da ignorare, con diverse lotte contemporanee che hanno fatto attendere per lungo tempo lo scontro tra l’uomo più forte del mondo e il Re dei Pirati.
D’altro canto, essendo un film One Piece Red non può permettersi di tergiversare troppo con la sua storia: anche per questo l’opera si concentra su dei gruppi di personaggi specifici, e seppur essa va ad includere numerosi camei, evita di posizionare eccessivo focus su di loro in favore di uno sviluppo maggiore della trama.
In questo senso, un altro aspetto encomiabile di One Piece Red che non abbiamo visto a Wano è stato l’approfondimento del personaggio “antagonista”: sebbene Uta non appaia in realtà come una cattiva vera e propria, il suo passato e la sua personalità vengono dettagliati in modo molto maggiore rispetto a Kaido, personaggio del quale non abbiamo visto poi molto per quanto riguarda il suo background e ciò che lo ha portato a diventare così com’era.
Inoltre, anche le modalità con la quale Uta viene affrontata mostrano una maggiore volontà di ragionare dietro le azioni di Luffy: Eiichiro Oda, infatti, ha affermato in passato come non volesse vedere Luffy combattere la ragazza, e per questo ha dovuto ideare una soluzione decisamente più profonda rispetto al “lo prendo a pugni sempre più forti finché non crolla” che spesso utilizza nelle lotte con i nemici più forti.
In generale, vedendo il film di One Piece possiamo capire in che modo Oda ha potuto evitare numerosi errori inseriti a Wano: grazie a ciò, possiamo osservare come le limitazioni che portano le tempistiche di un film si siano rivelate in realtà un qualcosa che ha potuto giovare alla narrazione di un autore come lui, il quale spesso e volentieri ha finito con il dilungarsi decisamente troppo in diversi archi.
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