Con l’acquisto di Twitter, Elon Musk ha portato forse più casino che altro sul social simboleggiato dall’uccellino azzurro. Tra licenziamenti e un nuovo discutibile sistema di autenticazione, il futuro del social è stato messo anche a rischio, tanto che alcuni utenti hanno pensato di migrare a siti come Mastondon.
Sulla questione si è recentemente espresso o scrittore Stephen King, che in un tweet ha scritto che per lui Musk è una persona visionaria e che ha cambiato da solo la percezione che gli americani hanno dell’automobile (anche lui possiede una Tesla e la adora) ma una pessima scelta per Twitter, in quanto sembra starsi inventando tutto poco per volta.
Musk non ha reagito male al tweet del “Re dell’horror“, e anzi gli ha risposto dicendo che accetta suggerimenti da Mr. King (scritto con l’emoji della corona). L’imprenditore ha poi aggiunto che il suo obiettivo è quello di creare una piazza digitale fedele, dove sono tollerati molti punti di vista, ammesso che le persone non infrangano la legge e non spammino. Ha poi detto che ad esempio ogni incitazione alla violenza sarà punita con la sospensione dell’account.
Stephen King vs Elon Musk: uno scontro che va avanti da tempo
King non ha risposto al tweet di Musk, ma ha scritto poi che l’imprenditore non ha inventato Tesla, ma l’ha semplicemente resa un successo, sottolineando che Twitter non è una macchina o un razzo.
Questi “battibecchi” tra lo scrittore e l’imprenditore vanno avanti sin dall’acquisto del social da parte del secondo. Poco dopo l’annuncio dell’abbonamento per tenere la spunta blu sul proprio profilo, l’autore aveva criticato la scelta, lamentandosi dei 20 dollari da pagare. L’imprenditore gli ha poi risposto dicendo che anche oro devono pagare le tasse in qualche modo, chiedendo poi se andasse bene un prezzo di 8 dollari.
Fonte: Deadline.