Con l’arrivo dello Shichibukai Bartholomew Kuma a Thriller Bark per ordine del Governo Mondiale, abbiamo ottenuto in One Piece una prima interazione vera e propria con questo personaggio. Egli era giunto con lo scopo di parlare a Moria del destino di Crocodile per quanto riguarda il suo ruolo nella Flotta dei Sette, rimpiazzato da Marshall D. Teach, altresì conosciuto come Barbanera.
Tuttavia, nell’interazione tra i due personaggi possiamo notare un particolare atteggiamento di Moria nei confronti di Kuma: egli infatti sottolinea il modo in cui Bartholomew si sia mostrato l’unico tra gli Shichibukai a servire ciecamente il Governo Mondiale.
Kuma appare come un individuo difficile da inquadrare, e per Moria quest’aura di mistero è ciò che lo rende una delle persone dalle intenzioni più dubbiose che esistano.
La verità sull’enigmatico Shichibukai
Glissando su questo argomento, Moria si era mostrato lieto nel sentire che l’equilibrio si era ristabilito, ma Kuma si diceva di un’altra idea circa questa conclusione. Andando a vedere la situazione in cui versa adesso il manga per quanto riguarda Kuma e Vegapunk, l’osservazione di Moria sulle possibili intenzioni nascoste di Kuma potrebbe essere stata più rilevante di quello che avremmo potuto pensare originariamente.
Moria lo aveva appunto definito come uno dei personaggi più fedeli al Governo, ma questo stesso atteggiamento serviva a rendere più facile l’avvicinamento ai vertici del mondo di One Piece. Moria non ha voluto indagare oltre nella loro interazione, ma sembrava aver compreso bene la possibilità di un piano nascosto da parte del serio e silenzioso Flottaro.
Rivedendo le parole di Kuma a quel tempo, egli mostrava di aver già compreso come la salita sempre più vertiginosa al potere di Teach avrebbe in qualche modo ribaltato l’ordine delle cose in One Piece. Arrivando ai fatti attualmente in corso, il Governo Mondiale appare sempre più alle strette: eppure, se Kuma ha già potuto prevedere come l’arrivo di Barbanera avrebbe rivoluzionato la storia, la scelta di rimanere comunque al servizio del Governo deve essere stata dettata proprio dal piano che Bartholomew stava celando.
La missione di Kuma
Nel capitolo 1064 Bonney afferma come sia impossibile che Kuma abbia deciso di diventare un cyborg di sua volontà, ma forse il progetto dei Pacifista, avviato dopo la cattura dell’ex re, già in combutta con i rivoluzionari, è stato sin dall’inizio una parte fondamentale della sua missione. Dopo essere stato cacciato dal regno di Sorbet, Kuma è rimasto parte dell’Armata Rivoluzionaria e anche nel suo stato “robotico” egli ha dichiarato di esserle ancora fedele: qualunque sia la missione di Kuma, in qualche modo è chiaro che Dragon abbia avuto un ruolo importante sin dal principio.
Di conseguenza possiamo trovare il legame tra Dragon e Vegapunk, con quest’ultimo che potrebbe aver dato il via al progetto dei Pacifista proprio per il capo dell’Armata. Da tempo girano teorie riguardo il “doppio gioco” di Vegapunk per quanto riguarda i Pacifista, i quali sarebbero in realtà delle armi pronte a rivoltarsi contro il Governo Mondiale non appena ci sarà il momento adatto.
Vista la conferma della conoscenza tra Dragon e Vegapunk data dal capitolo 1066, e vista la presenza adesso dei Seraphim, un nuovo tipo di Pacifista ispirato ai vari Shichibukai e al servizio della Marina e richiesto fortemente da Fujitora, finirà giustificare una nuova guerra “ad armi pari” in arrivo tra i Rivoluzionari e il Governo Mondiale.
Proprio in vista di questa battaglia, Vegapunk potrebbe aver dato qualche “debolezza” ai Seraphim, perlomeno per quanto riguarda la possibilità di controllarli direttamente: abbiamo visto come essi siano automi ispirati agli ex Flottari, e ancora non abbiamo avuto troppe informazioni sul modo in cui agiscono: tuttavia, essi combattono in autonomia, e forse proprio ciò potrebbe presentarsi come un problema per il Governo, che non avrà modo di comandare a suo piacimento il loro comportamento.