Aperto nel 2018, l’eSport Palace di Bergamo di Ak Informatica era diventato uno dei punti riferimenti in Italia per i videogiocatori professionisti. Ma poi il COVID, il caso “LanGate” e il caro energia hanno reso impossibile continuare l’attività. E così, l’eSport Palace rischia concretamente di cessare le sue attività all’inizio del 2023.
Caso LanGate e l’eSport Palace: una legislazione che manca
A parlare delle difficoltà di questo settore è stato lo stesso CEO di AK Informatica, Alessio Cicolari, intervisto di recente dall’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco (AGIMEG). Innanzitutto, Cicolari ha ricostruito gli ultimi difficili mesi dell’eSport Palace.
Tutto è iniziato come detto alla fine dello scorso aprile, quando è nato il “caso LanGate”. In seguito a un esposto di un imprenditore, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) è intervenuta per sospendere l’attività di 4 sala Lan, compresa quella di Bergamo. Erano stati anche posti sotto sequestro computer, console e tutti i dispositivi elettronici dell’eSport Palace. La questione era stata portato anche in Parlamento, con un’interrogazione alla Camera dei Deputati.
Come ha spiegato Cicolari, l’AMD nel mese di giugno si era impegnata con il Ministero della Cultura per una “soluzione-ponte” per mettere a norma le attività delle sale LAN. Dopo due mesi e mezzo l’eSport Palace aveva potuto riaprire a metà luglio, sotto la disciplina dello spettacoli viaggiante. Solo che il materiale si trovava (e si trova ancora) sotto sequestro e così la società ha dovuto ricomprarlo tutto.
Nonostante il successo di pubblico, le difficoltà legate alla chiusura e alla crisi energetica hanno pesato sul bilancio dell’attività, in costante perdita. In più sono arrivate due ingiunzioni di pagamento delle sanzioni da parte dell’ADM, per un totale di “40 mila euro”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia dell’arrivo “in futuro” di un atto per chiusura da 30 a 60 giorni:
Se adesso l’eSport Palace deve subire anche questo, se il giudice non accetterà il nostro appello […] ad aprile, quando scadrà il contratto di affitto nostro, quasi sicuramente chiuderemo l’attività. Perchè una perdita del genere quest’anno non la possiamo supportare.
Il problema a monte è la mancanza di una normativa precisa in materia. Un vuoto che porta le sale Lan come eSport Palace a venire associale all’articolo 110 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS). In pratica, i pc e le console delle sale Lan vengono equiparati alle slot e in generale ad apparecchi per il gioco d’azzardo.
Nonostante il dialogo tra la società e le istituzioni, negli ultimi mesi non è stato risolto questo vuoto normativo. Come ha aggiunto Cicolari,
purtroppo, essendo in Italia temo che andremo molto per le lunghe e che ci vorranno tempistiche bibliche. Spero che il sottosegretario Freni venga riconfermato e prosegua il dialogo con noi, intanto dovrò andare avanti, spendere soldi in tribunale e valutare se restare in Italia
Vi lasciamo all’intervista integrale di Cicolari con l’AGIMEG:
Fonte: AGIMEG