Lo studio MAPPA ha rappresentato sullo schermo in Chainsaw Man sangue a fiumi, Diavoli fatti a pezzi, dando vita a un anime molto particolare e violento, rispetto allo standard degli shonen in cui ci sono sì schizzi di sangue, ci sono combattimenti all’ultimo sangue, ma una quantità di splatter come in questa serie, raramente, ultimamente, si è visto. Se L’Attacco dei Giganti è rimasto impresso nella memoria degli spettatori anche per la brutalità e la tragedia, Chainsaw Man rappresenta il sangue allo stesso modo senza farsi troppi problemi, dimostrandosi borderline, proprio come il già citato L’Attacco dei Giganti non è un’opera per ragazzi, non è un’opera per adulti, è un misto, un ibrido, diciamo così, o forse un’evoluzione dei due generi, richiedendo il pubblico giovane un’esperienza audiovisiva più adulta rispetto al passato, e al pubblico già trentenne o quasi non dispiace trascorrere del tempo in compagnia di motoseghe e combattimenti splatter.
Le tematiche di Chainsaw Man vanno dal background tragico di personaggi come Aki, o la sua senpai Himeno, entrambi a caccia del Diavolo pistola, alle motivazioni che spingono Denji a combattere che sono ritenute spesso dai suoi compagni Devil Hunter sciocche e insensate. Prima di entrare nell’albergo dove i Devil Hunter e Denji si sono scontrati con il Diavolo eternità, Himeno promette a Denji un bacio con la lingua.
La scena è stata censurata nell’anime di Chainsaw Man, mentre nel manga è ben visibile e chiara. Il primo bacio di Denji è qualcosa di molto disgustoso, ed è comprensibile, anche se per rispetto dell’opera a mio parere si sarebbe anche potuta tenere senza censura, che quella scena sia stata censurata. Himeno infatti, ubriaca, bacia appassionatamente Denji, vomitandogli in bocca. È disgustoso solo a scriverlo, figuriamoci a vederlo. Così lo studio MAPPA che non si è mai fatto alcuna remora nel presentare sangue, le interiora del Diavolo pipistrello che aveva mangiato Power e il suo gatto, con tanto di gabbia, una vera passione per tutto ciò che è splatter, soprattutto nelle scene in cui Denji fa a fette i nemici, in questo caso ha deciso di censurare.
Erano già stati fatti alcuni tagli all’episodio 2, a onor del vero, e l’anime sta andando molto più spedito rispetto al manga. Nell’ending dell’ultimo episodio uscito, come si legge nel tweet riportato sotto, il testo dice “Get get get on chu!”, ma i furigana (simboli fonetici per indicare la pronuncia di un kanji poco noto) dicono “Bacio al vomito”, esattamente ciò che succede a Denji durante il suo primo bacio. La comicità di Chainsaw Man ha del grottesco, in questo caso, ma sono sicuro che rimarrà nella storia dell’animazione giapponese, è una scena epica, di cattivo gusto, sciatta, umorismo brutto e banale, certo, ma si mantiene nello spirito dell’anime, che senza questi elementi comici non avrebbe la stessa resa, non sarebbe così popolare, non sarebbe la stessa cosa. Si poteva evitare? Forse sì, ma Tatsuki Fujimoto avrà pensato “Perchè no?”, esattamente come creare un personaggio che si trasforma in una motosega vivente.
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