Negli ultimi capitoli di One Piece è giunta infine, dopo varie peripezie, la rivelazione ufficiale riguardo l’identità dello scienziato più famoso in tutto il mondo, il Dr. Vegapunk. Sebbene la sua figura sia stata “anticipata” velatamente in diverse occasioni all’interno di alcuni flashback, il modo in cui Eiichiro Oda ha voluto svelarlo nella Saga Finale è stato decisamente imprevisto.
Prima sotto le vesti dei suoi sei cloni Atlas, Shaka, Lilith, Yoke, Edison e Pythagoras e in seguito nella sua forma originale, la loro “stella” principale rappresentata dal vero corpo di Vegapunk, si è così mostrato lo scienziato in carne ed ossa agli occhi dei Mugiwara e di Jewelry Bonney, oltre che a quelli dei lettori di One Piece.
L’aspetto con cui egli è apparso per la prima volta ha decisamente rivoltato ogni aspettativa dei fan a riguardo: certo, in molti speculavano una possibile somiglianza al geniale scienziato Albert Einstein, ed effettivamente c’è stato un certo tipo di riferimento a lui, ma per via delle affermazioni nell’opera lo hanno descritto come un uomo ambizioso, dedicato al progresso, con una strana morale e di una certa età, l’immagine mentale degli appassionati era uno scienziato dal design molto diverso da quello che Eiichiro Oda ha infine presentato.
Eiichiro Oda e il design dei suoi personaggi più misteriosi in One Piece
Adesso, Vegapunk si è mostrato con un corpo decisamente bizzarro, e sicuramente Oda si è divertito particolarmente nello svelare il vero aspetto del personaggio che per oltre 20 anni è stato frutto di speculazioni di ogni tipo. Nei tempi attuali egli sfoggia una mela-antenna in testa, un busto tozzo e delle gambe molto fini e allungate; oltre a ciò, i segni del tempo si fanno vedere attraverso i suoi pochi capelli e le varie rughe sul volto.
A tradire “l’importanza” e la “dignità” che molti si aspettavano di vedere nel design di questo rinomato scienziato, c’è l’atteggiamento alquanto gofo e l’espressione molto sciocca che egli va a mostrare nei vari pannelli, con una lingua costantemente di fuori e degli occhi che fanno trasparire spesso l’aria di essere sulle nuvole. Inoltre, la gigantesca mente che sfoggiava venti anni fa è forse uno degli aspetti più buffi e ridicoli di Vegapunk, che ha lasciato spiazzati moltissimi fan.
L’aspetto di Vegapunk è stato oggetto di molte ipotesi, e alcuni lettori sembrano faticare nel credere ed accettare la forma che Oda ha pensato per lo scienziato. Adesso che abbiamo visto finalmente la vera identità di uno dei personaggi più misteriosi di One Piece, e dopo che Oda ci ha “trollato” malamente prima con i cloni, con questa rivelazione potrebbe essere inevitabile doversi mettere a riformulare le nostre aspettative sul design di un altro enigmatico personaggio, ovvero Im-sama.
Eiichiro Oda ha sempre sfogato la sua fantasia nel creare i vari personaggi di One Piece, e Vegapunk è stata un’ulteriore prova di come nulla e nessuno lo potrebbe fermare dal realizzare i disegni più strampalati, anche se si tratta di elementi importantissimi per la storia e attesi da tempo.
La sagoma di Im-sama è stata mostrata in vari frangenti, e mentre sino ad oggi sembrava plausibile pensare come esso potesse avere una forma prettamente umana, seppur celata nell’ombra, con Vegapunk Oda ha distrutto anche questa potenziale certezza.
La forma allungata di Im, la testa che sino ad oggi si pensava sorreggere una lunghissima corona, e la rappresentazione del suo aspetto costantemente messa nella penombra, potrebbero dunque far parte di un design molto grottesco e particolare, decisamente difficile da immaginare.
Dobbiamo riconoscere che, dopo 25 anni e ad un passo dalla fine della sua opera, Eiichiro Oda continua a sorprendere non solo attraverso la storia, ma anche semplicemente con i suoi disegni e la sua imprevedibile creatività.
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