Twitter in subbuglio: sin dall’acquisizione di Elon Musk, pare che ogni giorno le cose per il social peggiorino sempre di più. Dopo la prima ondata di licenziamenti, in queste ore altre centinaia di dipendenti si stanno dimettendo dalla loro posizione nell’azienda, in risposta alla mail ultimatum inviata negli scorsi giorni dal nuovo CEO.
È da ieri notte che sul social dominano nelle tendenze hashtag del tipo #RIPTwitter e #TwitterDown. Adesso, qualcuno (non è ancora chiaro se gli stessi dipendenti o degli attivisti) ha deciso di beffarsi del nuovo capo della piattaforma sfruttando il quartier generale stesso.
Infatti, in rete si sono diffusi video della sede del social a San Francisco, sulla cui facciata vengono proiettati insulti rivolti al miliardario. A Musk sono stati dedicati una marea di epiteti dispregiativi, del tipo bambinone mediocre, megalomaniaco, miliardario inutile, bimbo bancarotta, parassita supremo, bimbo apartheid e altri ancora.
Stamattina, Twitter si è svegliato agonizzante
Oggi, venerdì 18 novembre, è il giorno in cui la mail ultimatum di Musk ha raggiunto la sua scadenza. Il miliardario aveva dato ai suoi dipendenti 36 ore per accettare le nuove durissime condizioni di lavoro, cliccando attraverso un link allegato a una mail inviata negli scorsi giorni. In essa, vi era scritto che i dipendenti non avrebbero potuto più lavorare da remoto, che avrebbero dovuto lavorare molto più duramente e per molte più ore rispetto a quanto fatto fino a questo momento.
Coloro che non avrebbero cliccato sul link, e quindi accettato le nuove condizioni, sarebbero stati licenziati. Insomma, Musk ha posto tutti i dipendenti di fronte a una scelta piuttosto estrema: lavorare lunghe ore ad alta intensità, o andarsene.
Da quanto risulta fino a questo momento, gran parte dei dipendenti starebbe propendendo per la seconda opzione: tra questi, figurano anche i responsabili del web design del sito e della spunta blu tanto chiacchierata da Musk.
Secondo Reuters, almeno 110 dipendenti di Twitter hanno annunciato pubblicamente sul social il loro addio. Altri 500 avrebbero scritto messaggi di arrivederci sulla chat interna del social. Intanto, Musk non sembra affatto preoccupato di quanto sta accadendo, a guardare dalla sua bacheca sul social (sulla quale sta postando meme in merito alla vicenda).
Il miliardario ha anche sostenuto che, in ogni caso, “le persone migliori hanno deciso di rimanere”. Eppure, egli ha comunque deciso di chiudere tutti gli uffici della piattaforma fino a lunedì, impedendone anche l’accesso.
Un sondaggio creato giovedì sulla piattaforma Blind, social in cui i lavoratori possono discutere del loro posto di lavoro (e che verifica i dipendenti attraverso i loro indirizzi e-mail di lavoro, consentendo loro di condividere informazioni in modo anonimo) ha mostrato che il 42% di 180 intervistati, una volta ricevuta la mail di Musk, ha deciso di non proseguire il proprio lavoro sul social con le nuove condizioni.
Adesso, la domanda che si pongono la maggior parte degli utenti e commentatori è: come farà il social a operare in modo efficace, se gran parte dei suoi lavoratori decide di abbandonare la nave in così poco tempo?
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