Ieri il popolare sito di manga e illustrazioni Pixiv ha aggiornato i suoi Termini di Servizio a causa di alcuni utenti che hanno violato la politica di violazione marketing del sito, vendendo opere dal contenuto poco etico nelle aree BOOTH, pixivFanbox e pixiv Request del sito con pagamento digitale tramite carta.
Questi contenuti sono poi stati aggiunti alla lista di quelli proibiti dal sito, e sono: sfruttamento sessuale dio minori, incesto, bestialità, stupri (e tutti gli altri atti sessuali senza consenso) e la mutilazione del corpo o delle parti del corpo non consensuali. Pixiv ha già specificato che non si tratta di un elenco completo, e che potrebbe essere aggiornato prossimamente.
La piattaforma ha chiesto agli artisti di rimuovere o rendere privati le illustrazioni o i loro manga con quel tipo di contenuti. Dal 15 dicembre verranno poi messe in vigore delle restrizioni alla vendita di opere. Negli scorsi mesi la piattaforma DMM.com ha aggiornato le sue politiche smettendo di accettare pagamenti con carte MasterCard di contenuti per adulti.
Pixiv, la sua storia e le controversie
Il provvedimento della piattaforma è ovviamente stata al centro di diverse discussioni, in quanto si tratta di un duro colpo per molti artistici che disegnano contenuti per adulti con uno o più dei temi ora proibiti.
Non si tratta comunque di discussioni in grado di generare una gigantesca controversia, almeno non quanto quella che il sito ha affrontato nella primavera di quest’anno, quando una donna transessuale ha denunciato il sito e il suo CEO di molestie sessuali. Il caso ha spinto diverse dipendenti a uscire allo scoperto e raccontare delle violenze sessuali subite. Il sito ha poi riconosciuto le accuse in un comunicato, in cui è stato rivelato che l’accusatrice era stata retrocessa nel 2019.
Pixiv è nato come comunità online di artisti nel 2007, e nel 2020 ha raggiunto il traguardo di 50 milioni di utenti. Molti artisti sono soliti postare le loro illustrazioni o alcune pagine dei loro manga o doujinshi sul sito, che possono essere commentate e condivise da altri utenti.