Elon Musk non si è fatto problemi a licenziare dipendenti di Twitter. Dopo aver acquistato la piattaforma, ha portato avanti la sua causa contro il cosiddetto politically correct, dando a tutti gli utenti la libertà d’espressione che su altri social porterebbe al ban. È più bravo nelle parole che nei fatti: l’imprenditore ha licenziato Enric Frohnhoefer solo per aver smentito il boss.
6 anni d’esperienza su Twitter rovinati per un tweet, Elon Musk licenzia un dipendente senza pietà
Eric Frohnhoefer, ormai ex dipendente dell’azienda, ha risposto a un tweet di Elon Musk in cui criticava alcune funzionalità di Twitter e quanto fosse lento in molti paesi del mondo. Vista la sua pregressa esperienza, Frohnhoefer aveva tutte le carte in regola per dichiarare che quelle del capo fossero affermazioni sbagliate.
La discussione tra i due è andata avanti: il neo proprietario ha chiesto all’ingegnere cosa avesse fatto in 6 anni di lavoro per migliorare l’app che, a suo dire, sarebbe molto lenta sui dispositivi Android. Frohnhoefer non si è tirato indietro descrivendo nei minimi dettagli i miglioramenti di Twitter per ottimizzare le sue prestazioni.
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“He’s fired” il tweet del licenziamento sotto gli occhi di tutti
Uno degli utenti su Twitter non si è limitato ad assistere alla discussione gustando dei buoni popcorn. Con il nome utente “Langdon” questa persona ha istigato Musk a licenziare il dipendente. Secondo il suo parere, un dipendente con un atteggiamento simile non dovrebbe rimanere ancora a lungo nella sua azienda. È bastato questo per lanciare il colpo finale a Frohnhoefer: “He’s fired” – scrive l’imprenditore in un tweet.
Il messaggio è stato cancellato subito dopo, ma aveva ormai fatto il giro del web. L’ex dipendente si è visto bloccato su tutti gli accessi ai sistemi informatici dell’azienda, di punto in bianco. In seguito, anche un’altra dipendente di nome Sasha Solomon è intervenuta nella questione. È stata licenziata proprio come il povero Eric, dopo aver risposto allo stesso tweet da cui è partita la discussione. Visto anche il licenziamento di massa nell’azienda di Zuckerberg, purtroppo non ci dovremmo stupire più di questi avvenimenti.
