Nel capitolo 1066 di One Piece abbiamo avuto una conferma definitiva dietro il reale aspetto di Vegapunk, il prodigioso scienziato che si racconta essere capace di arrivare con la sua mente a tecnologie che ci proietterebbero ad un’età ben più avanzata di quella che conosciamo attualmente.
Tuttavia, sempre in questi scorsi capitoli è stata fatta anche una rivelazione importante, che va a raccontarci come questo progresso tecnologico sia in realtà originato nel passato, nascosto in uno dei periodi ritenuti attualmente i più “tabù” e che non si dovrebbero nemmeno conoscere.
Nel flashback con Dragon, Vegapunk mostra (letteralmente) il suo incredibile “genio” facendolo apparire con una testa decisamente notevole in fatto di dimensioni. Può darsi che, “dividendo” il suo cervello, egli abbia poi dato luogo a 6 altre diverse sue “personalità” che lo assistessero nel suo lavoro. Attualmente, però, i primi nuovi dettagli emersi del capitolo 1067 contribuiscono a farci costruire alcune spiegazioni anche per quanto riguarda Bartholomew Kuma, e legate proprio al modo in cui Vegapunk fa uso del suo “talento”.
One Piece anticipa novità su Bartholomew e il potere di Vegapunk
Tra gli spoiler del capitolo 1067, vi sono alcuni dettagli interessanti a cui dobbiamo prestare attenzione. Quello dalla maggiore importanza, a prima vista, risulta essere senza dubbio la rivelazione sul potere di Vegapunk, il quale ci conferma come lo scienziato sia in possesso di un Frutto del Diavolo che lo rende capace d’immagazzinare nel suo cervello una quantità illimitata di conoscenza e sapere.
Oltre a ciò, però, c’è un’aggiunta particolare sulle azioni che Vegapunk è stato in grado di effettuare sfruttando il suo cervello: sempre dagli spoiler, scopriamo come esso costituisca la parte interna della zona “Punk Records” dell’isola di Vegapunk, ovvero quella che si trova in cima all’uovo che torreggia l’isola di Egghead. Insomma, possiamo capire come Vegapunk sia capace di usufruire del suo genio in modi decisamente ampi e con una libertà creativa impressionante.
In tutto ciò, però, ci viene da formulare un’ipotesi: considerando come egli sia riuscito a fare cose di questo genere sul suo corpo, gli sarebbe possibile allora effettuare altrettanto sugli altri? Spiegando meglio la domanda: abbiamo visto che con il suo talento di scienziato, egli ha trovato un modo per separare il suo cervello e trasportarlo in sei diversi corpi. Questo stesso “esperimento” potrebbe essere stato effettuato anche nei confronti di Bartholomew Kuma, trapiantandone il cervello dal suo corpo reale a uno alternativo.
Adesso, se le cose stessero davvero così, il Kuma vero ma ricostruito con un corpo cybernetico, deprivato di ogni personalità ed emozione ma ancora in possesso del suo Frutto del Diavolo, potrebbe trovarsi adesso sotto il controllo di un cervello meccanico “provvisorio” (e con un misterioso rapporto verso Dragon e i Mugiwara); la sua reale mente, invece, potrebbe essere stata riposizionata in un corpo secondario, magari più forte, proprio come nel caso di un Seraphim.
Da qui si può dare il via anche ad un argomento interessante circa l’esistenza dei Seraphim: inizialmente, Vegapunk potrebbe aver deciso di costruirne uno di Kuma proprio per preservarne la mente e farlo “tornare” in vita in un corpo nuovo.
Tuttavia, il Governo Mondiale potrebbe aver notato questa nuova creazione dello scienziato, e da qui le possibilità potrebbero essere state due: vedendone i possibili vantaggi bellici oltre che strategici, il Governo potrebbe aver ordinato a Vegapunk di replicare la cosa con gli altri Shichibukai, in modo da sostituirli; in alternativa, potrebbe essere stato proprio Vegapunk a proporre un’opzione del genere, cercando di correre ai ripari dopo essere stato scoperto.
Potrebbe interessarti:
ONE PIECE 1067, LA VERITÀ SU VEGAPUNK CHE PONE FINE AD ANNI DI TEORIE [SPOILER]