Blur e Dario Moccia hanno un pubblico molto diverso l’uno dall’altro. Forse è stata questa la forza della collaborazione andata in onda ieri sera su Twitch: Cuphead ha fatto da sfondo a prese in giro goliardiche, ironia spiazzante e momenti comici.
I due streamer si sono aperti sul finale con una chiacchierata emozionante e hanno parlato delle proprie paure e dei propri obiettivi personali. Il dibattito si è focalizzato sulle problematiche che possono incontrare i content creator di successo.
Dario Moccia e Blur: una collaborazione che funziona
La collaborazione di ieri sera tra Dario Moccia e Blur ha già il retrogusto dell’evento che verrà ricordato nel tempo. La live di ieri è stata un turbinio di eventi con oltre 30mila spettatori medi. I due streamer, entrambi popolarissimi sulla piattaforma, hanno deciso di destreggiarsi su Cuphead.
Il format, che obbligava gli streamer a bere ad ogni morte (questa regola non è stata seguita in maniera rigorosa), si è velocemente trasformato in qualcos’altro. Il gioco è stato sfruttato come cornice per valorizzare i punti di forza dell’altro: il risultato è stata una live godibile e genuinamente divertente.
I due streamer hanno dimostrato che il loro successo non è un caso. Tempi comici, ritmo e mancanza di tempi morti hanno già reso questa live una delle più amate del pubblico. La prima parte della diretta è stata un tumulto di battute che hanno permesso a Dario Moccia e Blur di interagire tra di loro in maniera inedita.
Le paure di Blur e le convinzioni di Dario Moccia
Nella seconda parte della live, complice l’alcol, i due content creator hanno iniziato a parlare col cuore in mano, esplorando intimamente alcune delle loro paure e timori nei confronti dei colleghi. Dario Moccia è ormai profondamente convinto delle scelte che ha fatto:
Io mi sono mescolato alle persone. Grosse, piccole, medie… Quello che ho trovato di buono me lo sono preso, perché mi sentivo di farlo. La maggior parte delle persone buone le ho trovate nel piccolo. Giovanni (Volpescu, N.d.R.) è una delle persone che mi fa più ridere sul pianeta terra, Nanni è una delle persone con cui più sono in sintonia nel pianeta Terra, Dada, nonostante sia un sempliciotto del c***o mi fa ridere in quanto sempliciotto. Li amo tutti e tre alla stessa maniera, eppure sono piccolissimi rispetto a noi.
Dario rimprovera a Blur di essersi chiuso in una campana di vetro, rendendosi praticamente inaccessibile. Secondo lo streamer toscano, ci sono tantissime persone che hanno molto da dire nonostante i numeri. Blur però è impaurito:
I miei modi di fare, i modi di scrivere, i modi di porsi alle persone sono uguali a come mi comportavo prima. […] Io sono un elemento di disturbo per le persone, almeno nella mia visione. Andare lì e dire “oh, famo ‘sta cosa” mi dà l’impressione di arrivare lì come se ci fosse il capetto che ti dice che fare. […] L’idea del clout chasing l’ho rimossa a forza dalla mia testa. Nasce tutto dalla questione fidanzamento. Io sono fidanzato con una persona da tanti anni che mi conosce. Ma se finisse tutto io una donna non riuscirò proprio mai più a vederla come tale […] non sai e non hai modo di capire se è una clout chaser o meno.
Una live che verrà ricordata
La collaborazione tra Dario Moccia e Blur ha avuto un grande impatto sulla community. La sensazione è di aver visto una live a suo modo storica, che fra qualche anno verrà ricordata e riguardata con nostalgia. Un momento piacevole per tutti coloro che hanno avuto la possibilità di vederla in diretta ma che a più riprese ha dimostrato cosa significhi intrattenere.
In uno dei periodi più decadenti di Twitch, i due content creator hanno dato una lezione di streaming a tutti. Non si può biasimare però chi non riesce a intravedere le potenzialità memorabili della live. Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.
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