Le carte Pokémon conquistano anche gli uomini di legge: non è stato affatto inusuale, in questi mesi, leggere dei vari furti e rapine avvenuti ai danni di collezionisti e venditori di carte Pokémon. Ebbene, pare che al fascino e alla reputazione di tali gioielli non siano immuni nemmeno coloro che fanno parte delle forze dell’ordine.
Negli Stati Uniti, precisamente in una frazione di Kansas City, le carte più famose degli ultimi anni hanno messo nei guai uno sceriffo di Johnson County. L’uomo, un 32enne di nome William Knight, all’inizio di questo mese ha addirittura perso la licenza che lo rendeva parte delle forze dell’ordine a causa delle carte Pokémon.
Infatti, lo sceriffo si è reso protagonista di una tentata truffa all’interno di un negozio di Johnson County. La particolarità del fatto risiede nell’inusuale idea che l’ormai ex sceriffo voleva mettere in atto per ottenere 12 set di carte Pokémon a un prezzo minore.
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L’inusuale idea dello sceriffo
Giuridicamente parlando, Knight è formalmente accusato dal tribunale distrettuale della sua contea di aver compiuto “atti illegali inerenti a un dispositivo di rilevamento di furto”. Nel pratico, invece, ciò che ha fatto Knight è qualcosa che poteva decisamente studiare meglio prima di eseguire.
Secondo la ricostruzione nei registri, l’ex sceriffo stava facendo acquisti in un negozio del distretto della sua zona. Ma, durante lo scansionamento dei prodotti, è avvenuto qualcosa che ha fatto insospettire un addetto alla sicurezza del negozio.
Dalle indagini, infatti, si è scoperto che William Knight aveva tolto diversi codici a barre da alcuni prodotti a prezzo minore che aveva acquistato in precedenza. Poi, ha posto quegli stessi codici a barre su 12 set di carte Pokémon che intendeva acquistare, dal valore stimato di circa 400 dollari.
Purtroppo per lui, in fase di scansionamento la sicurezza del negozio si è accorta della truffa che Knight stava cercando di portare avanti. Questa idea è costata allo sceriffo non solo il sequestro della licenza, come detto prima, ma anche due giorni di carcere, dalla quale è uscito pagando una salata cauzione di 2500 dollari.
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