La holding di Facebook mira a una diminuzione dei costi del personale del 10%, dopo il caso Twitter Meta licenzia il 13% della forza lavoro. A pesare sono la crisi economica e le ricadute dell’investimento sul Metaverso. Si tratta di uno dei più grandi licenziamenti tecnologici di quest’anno, con la società che lotta contro l’impennata dei costi e la debolezza del mercato pubblicitario.
Dopo il licenziamento di metà degli impiegati di Twitter, è stata la società proprietaria di Facebook la seconda Big Tech a cacciare migliaia di persone. A riportarlo era stato il Wall Street Journal citando fonti informate. Si tratta della prima operazione del genere nella storia della compagnia.
I licenziamenti hanno inizio da oggi 9 novembre, secondo quanto lo stesso Zuckerberg aveva comunicato ai dipendenti. Il fondatore, secondo quanto riportato dal Wsj, ha riconosciuto che il suo spropositato ottimismo sulla crescita ha portato a un eccesso di personale in Meta. Dichiarandosi responsabile per i passi falsi della società, Zuckerberg ha poi confermato e proceduto ai tagli.
“Oggi condivido alcuni dei cambiamenti più difficili che abbiamo fatto nella storia di Meta”, ha poi scritto nel messaggio ai dipendenti che ha accompagnato l’annuncio ufficiale. “Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e di separarmi da 11.000 dei nostri talentuosi dipendenti”. “Voglio assumermi la responsabilità di queste decisioni e di come siamo arrivati a questo punto. So che è difficile per tutti e sono particolarmente dispiaciuto per le persone colpite”.
Meta, che alla fine di settembre contava circa 87.000 dipendenti in tutto il mondo, ha riportato una performance finanziaria insufficiente nel terzo trimestre, con un drastico calo dei ricavi e degli utili e una stagnazione del numero di utenti.
Zuckerberg aveva precedentemente annunciato che la forza lavoro del gruppo avrebbe potuto essere ridotta entro la fine del 2023. I dipendenti licenziati negli Stati Uniti riceveranno 16 settimane di stipendio base e due settimane aggiuntive di stipendio per ogni anno di servizio. L’azienda coprirà la loro assicurazione sanitaria per sei mesi.
Oltre ai licenziamenti di Meta seguono altri tagli già avvenuti nel settore tecnologico. La scorsa settimana due società della Silicon Valley, Stripe e Lyft, hanno annunciato licenziamenti su larga scala, mentre Amazon ha congelato le assunzioni. Twitter, recentemente acquisita da Elon Musk, ha appena licenziato circa la metà dei suoi 7.500 dipendenti.
Fonte: ilsole24ore.com