Twitter è chiacchierato come non mai in questo periodo, tutto a causa del suo nuovo proprietario: Elon Musk. Il miliardario sta attuando molti profondi cambiamenti al social network creato da Jack Dorsey, molti di questi ora che sono portati in essere non stanno affatto rendendo felice la sua community. Dall’abbonamento per la spunta blu, all’intenzione di aggiungere abbonamenti anche per usufruire di funzioni minori, le proposte di Musk hanno fatto alzare più di un sopracciglio.
Proprio per questo, un utente del social ha deciso di offrire a Musk la stessa medicina. Infatti, il CEO di Tesla ha condiviso uno dei suoi tanti meme che ama postare sul social. In questo caso, il meme figurava Aya Asagiri, meglio conosciuta come “anime crying girl“, e lo “yes chad” versione nordica. In particolare, in questa occasione il chad è vestito come uno degli sciamani rappresentati dagli Heilung, band folk metal piuttosto popolare.
Quanti di voi sapevano che la ragazza anime piangente proviene dal manca Mahou Shoujo Site (Magical Girl Site)? Ebbene sì, e non è tutto: il creatore del manga ha mostrato profondo disappunto per il fatto che (l’affatto venale) Musk abbia utilizzato un suo disegno senza pagarlo.
Il tweet “incriminato”
Kantarou Satou, questo il nome del mangaka originale di una delle ragazze anime più conosciute su internet, ha ritwittato il meme condiviso da Musk scrivendo:
Elon Musk, il nuovo CEO di Twitter, ha usato il mio manga sul social senza il mio permesso, quindi chiedo un miliardo di risarcimento. In dollari.
È chiaro l’intento scherzoso di questo tweet, ma il fatto che sia stato pensato in un momento piuttosto teso per Twitter e i suoi utenti ha fatto subito pensare a una frecciatina al modello di business di Musk, spesso considerato come qualcuno con una passione smodata per i soldi.
Tale percezione è stata anche rafforzata dagli ultimi eventi e decisioni in merito alla gestione del social. Questo perché, come ha già detto più volte il nuovo Ceo della piattaforma blu, Musk ha intenzione di rendere le entrate provenienti dagli abbonamenti almeno la metà dei profitti del social.
Tra l’altro, nonostante il tweet sia nato con intento sarcastico, sono diversi gli utenti che l’hanno preso sul serio e hanno iniziato a criticare Musk citando le leggi americane sul copyright (che poco c’entrano, poiché l’opera è giapponese).
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