Dragon Ball Super, nella sua versione manga, è in pausa ormai da fine agosto e ancora non c’è alcuna prospettiva rispetto a quando potrebbe riprendere la pubblicazione dei capitoli mensili. Anche l’anime della serie latita ormai da parecchio tempo: sono passati alcuni anni dall’ultima messa in onda, e nulla di ufficiale è mai stato rivelato rispetto alla sua continuazione.
Alcuni leak di qualche mese fa avevano riacceso la speranza: erano infatti circolati rumor in merito sia di un possibile annuncio su un “anime settimanale di Dragon Ball”, che avrebbe avuto luogo tra fine novembre e inizio dicembre 2022, che del possibile ritorno dell’anime di Super per il 2023. Purtroppo, rispetto a queste indiscrezioni non abbiamo ancora avuto alcuna informazione ufficiale che le smentisse o le appurasse.
In ogni caso, le domande sul futuro di Dragon Ball Super sono molte, e riguardano anche lo studio che si occuperebbe delle animazioni della nuova stagione. Sì, perché osservando le animazioni della prima stagione non è un mistero che queste abbiano lasciato molto a desiderare.
Ciò potrebbe portare molti a chiedersi: ma Dragon Ball non può proprio cambiare studio d’animazione? Non potrebbe, ad esempio, scegliere uno studio come MAPPA, già piuttosto rinomato per la qualità del suo lavoro? Cerchiamo di rispondere a questa domanda.
Dragon Ball cambierà mai studio di animazione?
La questione, in realtà, non è semplice come si pensa, bensì piuttosto delicata. Toei Animation si occupa dell’animazione della serie di Akira Toriyama da moltissimo tempo, e può contare sulla collaborazione dell’autore su più fronti.
Durante la produzione dei film e dell’anime, Toriyama è stato spesso consultato dallo studio che, nonostante alcune volte abbia frainteso delle informazioni (come in questo caso) si è sempre dimostrato ricettivo alle indicazioni dell’autore (come d’altronde si dovrebbe essere). In ogni caso, questa collaborazione dura ormai da decenni, cosa che lascia intendere piuttosto bene come la Toei Animation ormai sappia dove mettere le mani quando si tratta di adattare in anime un nuovo lavoro del franchise.
Il manga originale è stato da loro adattato, e lo studio è stato responsabile anche dell’animazione di Dragon Ball Z, Dragon Ball GT e, ovviamente, di Dragon Ball Super. Oltre a ciò, numerosi film del franchise sono stati prodotti da loro: l’ultimissimo Dragon Ball Super Super Hero ne è solo l’esempio più recente.
La ragione per cui Toei continua a lavorare su Dragon Ball è piuttosto semplice e facilmente intuibile: i profitti. La serie di Toriyama sa rendere moltissimo, come dimostrano i risultati ottenuti al botteghino dall’ultimo film. Lo studio non ha tra le mani una semplice storia da raccontare, ma un vero e proprio cult che trascende le generazioni che vanno da 30anni a questa parte. Quale studio d’animazione rinuncerebbe mai alla possibilità di lavorare a un’opera del genere?
È chiaro che, se ci fosse realmente la possibilità di un cambio di studio, si potrebbero considerare i vari nomi presenti nel panorama animato giapponese al momento. Tra questi, comunque, non figura certamente solo il nome di MAPPA. Ci sono numerosi altri candidati, come WIT Studio, A-1 Pictures e CloverWorks, che hanno dimostrato tutta la loro bravura nei loro ultimi lavori. Ma come se la caverebbero con serie più lunghe di 12-24 episodi, come quella di Dragon Ball?
Riuscire a portare avanti per anni una produzione settimanale, infatti, non è roba da poco. Toei Animation ha sempre dimostrato di essere in grado di riuscire a evitare grossi problemi di produzione, nonostante la mole di episodi da adattare. Cosa che altri studi d’animazione (come ad esempio A-1 Pictures con il pasticcio accaduto con 86) non sono stati in grado di fare con serie molto più corte, a causa della grande qualità che si erano imposti di tenere.
Detto ciò, un eventuale cambio di studio d’animazione dovrebbe fare i conti con la tipica scelta tra quantità e qualità. Sarebbe magnifico poter ottenere un compromesso tra entrambe, e potrebbe anche essere che questa lunga pausa dell’anime, magari, ci rivelerà sorprese proprio in questo senso. Tutto ciò, lo sapremo solo quando (e se) arriverà.