La cancellazione attiva del rumore è una funzione disponibile in diversi dispositivi che elimina i rumori esterni grazie a degli appositi microfoni, così da avere un audio migliore e più pulito. Di solito viene indicata con l’acronimo inglese ANC (Active Noise Cancellation). E, soprattutto, è una funzione disponibile per lo più in prodotti di fascia premium/alta.
Anche diversi device Apple dispongono della cancellazione del rumore, come le AirPods Pro e Max. Pure gli iPhone dispongo di una tecnologia simile, che serve a ridurre il rumore durante le chiamate; ma questa funzione è stata rimossa dagli iPhone 13 e modelli successivi.
All’inizio questa perdita dell’ANC da parte degli smartphone Apple era passata in sordina. Ma da allora è nei mesi successivi sono comparse diverse segnalazioni sui social di utenti che segnalavano un peggioramento dell’ANC nelle loro AirPods Pro. E infatti, sembra proprio che Apple stia silenziosamente riducendo l’efficacia della cancellazione del rumore dai suoi prodotti; il tutto per un patent troll.
Apple e la cancellazione attiva del rumore… non più così attiva
Tutto è iniziato l’anno scorso, con alcune segnalazioni di un peggioramento della cancellazione attiva del rumore delle AirPods Pro 1a Generazione. La cosa però è passata piuttosto inosservata.
Finché le segnalazioni si sono estese anche alle AirPods Max ed è uscito un editoriale di The Verge sul tema. L’autore “confermava” con la propria esperienza proprio un peggioramento dell’ANC dopo l’ultimo aggiornamento firmware delle sue AirPods Max. In coda, un nuovo test del sito Rtings.com ha ulteriormente confermato l’effettivo peggioramento dell’ANC sulle Max dopo l’ultimo update.
A questo punto la notizia ha iniziato a fare rumore sul web, finché alcuni utenti di Reddit hanno voluto vederci più chiaro. È proprio ieri su r/Apple un post ha voluto portare all’attenzione la ricerca fatta da un altro utente sul caso de peggioramento dell’ANC nei prodotti di Cupertino (link al post).
A quanto pare, questi update di Apple giungono in tempi non sospetti e sono coincisi con l’inizio di una battaglia legale in cui è coinvolta con Jawbone. Questa società infatti avrebbe denunciato nel settembre 2021 Apple per avere violato diversi brevetti proprio sulla cancellazione attiva del rumore.
Per la cronaca, Jawbone è una società che negli anni Duemila era stata tra le prime a sviluppare la tecnologia della cancellazione attiva del rumore. Chiusa nel 2017, l’azienda vendette i suoi brevetti a un patent troll, che ha mutato nome in Jawbone Innovations. Quattro anni dopo è arrivata la denuncia di questa società verso Apple
Come emerso dalla ricostruzione dell’utente, non a caso, proprio in quelle settimane dapprima l’azienda di Cupertino ha presentato il nuovo iPhone 13, senza più la funzione “cancellazione rumore” in chiamata. E poi a ottobre 2021 è uscito il firmware 4A400 che avrebbe ridotto l’efficacia dell’ANC delle AirPods Pro 1a Generazione (provocando le lamentele degli utenti che sopra abbiamo citato).
E gli aggiornamenti incentrati sull’ANC non si sono fermati, visto che in primis le AirPods Max hanno ricevuto il firmware che riduce la sua efficacia a maggio. Secondariamente, Apple non solo ha introdotto le nuove AirPods Pro 2a Generazione lo scorso settembre con una cancellazione del rumore “rivista”. Ma a quanto pare, poche settimane dopo la loro commercializzazione è uscito un firmware che anche in quel caso avrebbe peggiorato la qualità del loro ANC.
Ora: il condizionale per tutta questa faccenda è obbligatorio, visto che non è ancora stabilito se Apple abbia effettivamente violato i brevetti di Jawbone, visto che le cause di patent troll possono durare anche anni.
Vedremo come si evolverà la situazione e se Apple rilascerà una dichiarazione, visto che così come sono messe le cose, al momento ci stanno rimettendo utenti che comunque non hanno speso pochi soldi per le loro AirPods Pro Max.
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