Nell’arco degli ultimi 20 anni la Cina è diventata la fabbrica del mondo. Non è un caso, infatti, che gran parte dei prodotti che utilizziamo, dagli iPhone ai PC, dagli elettrodomestici agli articoli per arredare, sono stati fabbricati o assemblati proprio nella Repubblica Popolare Cinese.
Apple da molto tempo si avvale della mano d’opera a basso costo cinese, tanto da aver disposto la maggior parte dei propri contractor industriali proprio nel Paese del dragone. Adesso però l’autorità cinese ha deciso di sottoporre a lockdown la più grande fabbrica di iPhone in Cina, assieme a tutta l’area circostante.
La maxi-fabbrica di iPhone è off limits
Ad essere sottoposta a lockdown è la Zhengzhou Airport Economy Zone, una delle zone industriali più importanti della Cina centrale. Proprio qui sorge il più grande stabilimento di produzione di iPhone di proprietà di Foxconn, la società partner di Apple specializzata nella produzione di apparecchi tecnologici.
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Stando a quanto dichiarato da un portavoce della società cinese, il blocco imposto da Pechino ha come scopo quello di contenere un piccolo focolaio di Covid scoppiato nell’area. Per effetto della misura, non si potrà uscire o entrare nella zona economica e potranno circolare al suo interno solo i veicoli autorizzati. Il lockdown si protrarrà fino al prossimo 9 novembre.
Secondo le dichiarazioni rilasciate dai funzionari del sito industriale di Zhengzhou su WeChat, app di messaggistica molto utilizzata in Cina, i cittadini “non devono lasciare le loro residenze se non per ricevere test Covid e cure mediche di emergenza”.
La misura adottata dal Governo cinese ha bloccato nell’area industriale più di 600.000 residenti. La stessa area inoltre è stata teatro, nei giorni scorsi, di vere e proprie fughe di massa da parte dei lavoratori, terrorizzati all’idea di sottostare nuovamente a dure misure restrittive e a estenuanti quarantene.
Alla notizia del nuovo lockdown, alcuni dipendenti della fabbrica di Foxconn hanno deciso di scappare dall’impianto a piedi, sfondando le barriere di contenimento apposte dall’Autorità. Per evitare ulteriori fughe di lavoratori, Foxconn ha quadruplicato i bonus economici ai dipendenti che decidono di restare.
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