I piloti degli aerei spesso tracciano forme goliardiche con la loro rotta. È successo per esempio in Canada lo scorso agosto, quando un pilota ha disegnato un dito medio vicino al confine con gli Stati Uniti d’America. Solitamente, però, è il fallo maschile quello che viene più spesso omaggiato dai piloti.
Così è successo di recente sui cieli del Mediterraneo orientale. Infatti, come rilevato da Flightradar24, nel pomeriggio del 1 novembre un aereo USA decollato da Creta ha disegnato un pene vicino a Cipro, prendendo in giro una base russa.
La beffa dell’aereo USA
A notare per primo lo strano volo è stata La Repubblica. Il volo è partito da Creta e si trattava di un’aereocisterna Boeing KC-135 Stratotanker. Come si evince dal nome, la particolarità di questo tipo di velivoli è la loro capacità di rifornire di carburante altri aerei mentre sono in volo; viene utilizzato soprattutto dalla United States Air Force (USAF).
Tornando al volo goliardico, questo aereo USA è rimasto in volo per diverse ore sui cieli del Mediterraneo. A un certo punto, mentre si trovava tra Cipro e la Siria, il KC-135 si è messo a “disegnare” un pene, proprio davanti alla costa mediorientale. Più precisamente, di fronte alla base russa in Siria di Tartus, una delle principali dell’esercito della Federazione Russa.
Potrebbe trattarsi di una coincidenza quella dell’aereo USA, ma proprio in questi ultimi giorni si stanno concentrando proprio nella base di Tartus la maggior parte delle navi russe rimaste a presidiare il Mediterraneo. Un mare diventato molto movimentato dall’inizio del conflitto in Ucraina e che ha visto un aumento della presenza delle forze armate americane che di quelle russe.
Come accennato, non è la prima che succede una burla del genere nei cieli. Per esempio, nel 2019 un F-35 dell’USAF aveva disegnato con la condensa un fallo durante un’esercitazione, anche se in quel caso si sarebbe trattato di un fatto non voluto. Chissà se stavolta si è trattato di nuovo di una casualità oppure è stata una beffa intenzionale.
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Fonte: La Repubblica
