Dragon Ball Z è stato un pezzo molto importante della storia di Dragon Ball: oltre ad aver sancito la crescita fisica e mentale di molti personaggi (e aver introdotto nella serie di Toriyama numerosi volti divenuti ormai parte fondamentale della storia), ha coronato una volta per tutte la fama della serie con la sua versione animata, rendendo l’opera un vero e proprio cult.
Spesso, anche in questa sede, abbiamo parlato degli omaggi che celebrità di vario tipo prestavano nei confronti degli anime e manga più famosi, tra cui la famosa triade: Dragon Ball, One Piece e Naruto. Il protagonista della storia di oggi è proprio il personaggio cardine dell’opera di Toriyama, cioè Goku.
Il Saiyan ha influenzato intere generazioni, soprattutto in ambito sportivo. Chi meglio di Goku può mostrare cosa sia realmente la voglia di vincere, oltre che una vera e propria passione per la sua disciplina? Addirittura, la sua influenza è stata così grande da portare un importante calciatore brasiliano ad ammettere come da Goku derivi il proprio nome.
Un nome degno di un Saiyan
Il protagonista della storia è il centrocampista di Club Rome, di nome Alejandro Kakaroto, che ha ammesso che il suo secondo nome gli è stato dato dal padre in onore proprio di Dragon Ball Z. Il padre, a quanto pare, era un grande fan della serie:
“Il mio nome è arrivato da mio padre, che era un ex atleta. Era sempre concentrato e guardava molto Dragon Ball Z. Kakarot è il vero nome di Goku, quindi è diventato anche il mio”
Come sappiamo, il vero nome Saiyan di Goku è proprio Kakarot, e infatti è sempre così che Vegeta lo chiama quando si rivolge a lui. La cosa più incredibile di questa vicenda, però, è considerare come questa non sia affatto la prima volta che qualcuno riceve il nome di un personaggio di Dragon Ball: anzi, pare che in questi anni i nomi a esso relativi siano addirittura aumentati.
Di recente avevamo parlato del grande amore degli atleti per gli anime. Un’indagine di pochi mesi fa aveva rivelato come l’80% dei giocatori NBA possiedano un qualche tipo di ossessione per gli anime. E non sono gli unici: anche molti giocatori NFL hanno condiviso il loro amore per l’animazione giapponese e per i manga. Sembrano degli anni piuttosto floridi per i media orientali che ormai fanno parte delle nostre vite.
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