Lo shonen è uno dei target più popolari all’interno della community di appassionati di anime e manga a cui si avvicinano non solo i giovani ragazzi fra i 15 e i vent’anni, ma ormai praticamente chiunque. Ciononostante, molto spesso il termine “shonen” è ancora oggi troppo spesso associato al battle.
Quando si sente dire “shonen”, cioè, molti pensano quasi subito alle mazzate ignoranti fra i protagonisti, a power up e trasformazioni, allenamenti estenuanti e rivalità che spesso passano alla storia, tuttavia il target non si limita solo a questo e annovera al suo interno tantissime altre storie diverse nelle quali capita che la componente battle sia presente solo in minima parte, se non addirittura assente.
Qualche tempo fa vi avevamo consigliato cinque shonen che hanno fatto la storia e che non potevate assolutamente non leggere; oggi, invece, vi consiglieremo cinque titoli molto atipici ma che meritano una lettura e che, chissà, potrebbero sorprendervi positivamente.
The World God Only Knows
Il primo titolo che vi andrò a consigliare è quanto di più distante ci possa essere dal classico battle shonen: The World God Only Knows è una serie il cui protagonista, Keima Katsuragi, è un otaku che passa le sue giornate a giocare ai gal game, videogiochi in cui l’obiettivo del giocatore è conquistare la ragazza di turno. È un campione, tanto da essere soprannominato il Dio della Conquista.
La sua vita cambierà quando, a seguito di stravaganti circostanze, si troverà costretto a conquistare delle ragazze vere applicando al mondo reale tutte le strategie che tramite i gal game ha padroneggiato alla perfezione. Se fallirà non si troverà semplicemente uno schermo con scritto “game over”, ma verrà ucciso.
The World God Only Knows è una serie estremamente divertente nella prima parte e che riesce, nella seconda, a raccontare una storia di crescita e a farci capire tramite dei concetti così semplici che cosa sia il vero amore, oltre i semplici videogiochi. Consigliata a chi vuole farsi quattro risate con ottimi personaggi e soprattutto uno splendido sviluppo del protagonista.
Black Butler
Titolo sulla bocca di tutti una decina d’anni fa e recentemente molto meno discusso, Black Butler è uno shonen il cui più grande pregio è il suo essere in grado di evolversi nel giro di pochi volumi e di diventare qualcosa di completamente diverso da quanto premesso.
La storia ruota attorno alle vicende di Ciel Phantomhive, giovane conte la cui famiglia è stata sterminata e che fa un patto col demone Sebastian allo scopo di vendicarsi, ma c’è un però: ottenuta la propria vendetta Sebastian divorerà la sua anima senza possibilità di scampo. Inizia così, con una premessa abbastanza semplice e basica, uno shonen che in realtà di scontato ha ben poco e che superati i primi volumi di “assestamento”, forse un po’ caciaroni o improntati verso un tipo di fanservice indirizzato prevalentemente al pubblico femminile, diventerà qualcosa di più.
Black Butler è una storia ricca di intrighi e misteri talmente bene costruiti nel corso di 30 volumi che quando finalmente leggerete la soluzione di uno di essi capirete che in realtà gli elementi per risolverlo erano già tutti presenti nel manga. È un’opera che mette al primo posto l’introspezione dei personaggi, in particolare Ciel è un protagonista carismatico ma con tante fragilità che impareremo a scoprire volume dopo volume. Il tutto unito, poi, ad un’atmosfera ottocentesca che Yana Toboso costruisce con estrema attenzione.
Bloom Into You
Nonostante sia un manga che parla di una storia d’amore Bloom Into You è stato pubblicato, fra il 2015 e il 2019, sulle pagine di Denkegi Daioh, una rivista indirizzata prevalentemente ad un pubblico maschile.
Ci troviamo di fronte ad una delle storie d’amore più belle e delicate che io abbia mai letto in un manga e poco importa se le due protagoniste sono delle ragazze, perché al centro di questa storia non vi è questo, bensì la scoperta e l’accettazione di sé tramite l’amore di un’altra persona. Che si tratti di un ragazzo e una ragazza, di due ragazzi o due ragazze, l’autrice Nakatani Nio non esagera mai nel calcare la mano sui temi della sessualità e racconta invece una storia d’amore in maniera perfettamente normale, genuina e proprio per questo così splendida.
La protagonista Yu non conosce se stessa, mentre la comprimaria Touko ha sempre rifiutato di vedere il suo vero io, nascondendosi dietro una maschera che si è costretta ad indossare dopo una tragedia avvenuta nel suo passato. Tramite, però, la vicinanza l’una dell’altra riusciranno a scoprire se stesse e, solo dopo, l’amore. Consigliato a chiunque voglia leggere una bella storia d’amore.
Magi: The Labyrinth of Magic
Unica opera tra quelle presenti in questa breve lista che si avvicina ai canoni del battle shonen, Magi: The Labyrinth of Magic in realtà un’opera che dietro questa facciata nasconde temi importanti come la politica, la giustizia e le relazioni internazionali, tutto ciò accompagnato da un interessantissimo contesto che prende spunto dai racconti orientali di Aladdin, Alibabà e tanti altri e che l’autrice riesce a ricostruire perfettamente, incuriosendo il lettore e permettendogli di approfondire qualcosa che forse non tutti conoscono.
Magi è un’opera che riesce a stupire prima di tutto proprio per la sua ambientazione, diversa dal solito e che trasporta i lettori all’interno delle Notti d’Oriente in compagnia dei personaggi de Le Mille e Una Notte. Accanto a questo contesto avremo scontri mozzafiato ma soprattutto personaggi ben caratterizzati dall’inizio alla fine e tanti, tanti complotti di palazzo, strategie e tanto altro.
Pandora Hearts
Pandora Hearts è una delle storie più particolari ed intricate che vi capiterà di leggere, ma fidatevi che una volta superato lo scoglio dei primi volumi ad ogni capitolo vi ritroverete a pensare che sì, ne è decisamente valsa la pena.
Se Magi – The Labyrinth of Magic prende a piene mani e rielabora Le Mille e Una Notte, creando così un universo narrativo nuovo ma al tempo stesso familiare, Jun Mochizuki fa questa operazione e molto di più con Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e ciò che Alice vi trovò, traendo dai romanzi di Lewis Carroll l’ispirazione per creare alcuni dei propri personaggi.
Tutto questo unito ad un’ambientazione ottocentesca, personaggi magistralmente realizzati al punto che persino le comparse riusciranno a lasciarvi qualcosa, e una storia che vi terrà incollati alle pagine dal primo all’ultimo volume grazie ai suoi colpi di scena, evoluzione dei personaggi e tanto, tanto altro.